Nella chiesa preesistente, costruita negli anni trenta del '900 su progetto di Luigi Angelini, mancavano adeguati collegamenti tra aula superiore, sottostante spazio della cripta e ingresso dal cortile. Inoltre la cripta presentava un sistema di illuminazione inadeguato e sottodimensionato.
Il progetto realizzato lavora sul tema di uno spazio senza spigoli, in cui la linea curva estende anche all'esterno della cripta la sinuosità interna. Il nuovo sistema di illuminazione si compone di due grandi anelli di sei metri di diamentro che si incrociano al di sopra dell'altare. Gli anelli emettono sia luce diretta verso il basso, sia indiretta verso l'alto. In relazione all'azione liturgica cambiano gli scenari di luce e di ombra.
Due nuovi ingressi rivestiti in ottone segnano il passaggio nella cripta.