Scuola materna a Dolzago
CRITERI E IMPOSTAZIONE GENERALE DELLA PROPOSTA
motivazioni e criteri delle scelte ideative
Il progetto ha come premessa la presa d’atto di alcune condizioni limitanti: la localizzazione, l’ampiezza e i confini del lotto di intervento. Esso si configura come “recinto” i cui lati assumono, di volta in volta, una diversa natura. Inoltre , la geometria (rettangolo allungato) stessa del lotto condiziona la giacitura dell’edificio di progetto.
La presenza del Parco Alpini e dell’area produttiva della Bonomelli, induce una condizione contraddittoria. Da una parte un’area alberata come elemento qualificante dell’intero comparto, dall’altra, l’area industriale Bonomelli come elemento di attrito ma anche come elemento potenziale di riqualificazione futura dell’intero comparto urbano.
Per questo motivo, il progetto fa dell’area Bonomelli una valutazione ambivalente: a) la condizione attuale come presenza inequivocabile b) la condizione futura come occasione per enfatizzare il ruolo della scuola materna nell’intero contesto urbano.
Le distanze di legge fra pareti finestrate e dai confini definiscono chiaramente un’area di galleggiamento entro cui progettare l’edificio. Un'altra giacitura imprescindibile è data dall’orientamento prevalente delle tre sezioni con pareti finestrate a sud/est.
Il principio generale del progetto è quello di lavorare attraverso due matrici:
1) La prima orientata alla costruzione di un paesaggio interno di qualità attraverso variazioni volumetriche e gestione della luce
2) La seconda orientata alla ricerca di possibili interazioni fra spazio pubblico esterno e involucro architettonico, pur mantenendo l’autonomia spaziale della scuola materna
La scuola materna si costruisce attraverso la giustapposizione di spazi con l’intento sottointeso di creare un elemento volumetricamente equilibrato.
L’edificio definisce il suo perimetro rispetto ai confini fisici e rispetta la geometria del lotto; solamente nella parte a nord un angolo si smussa nell’intento di ampliare lo spazio aperto. Lo spazio pubblico esterno abbraccia l’edificio e lo ingloba. In riferimento al contesto urbano, la nuova scuola materna come la chiesa si pone come sfondo al Parco Alpini, come elemento che permette di misurare la dimensione dello spazio verde; in una sezione ideale, la scuola materna e la chiesa includono nel loro porsi agli estremi il parco cittadino.
Se il parco si addossa all’edificio, lo spazio intercluso fra la parete lignea della Bonomelli e la scuola materna diventa un giardino lineare pubblico che proprio nella sua dimensione ridotta racconta la sua qualità. La parte terminale, a confine con la proprietà privata e delimitata dai muri di cinta che vengono in parte mantenuti, diventa un giardino ad uso esclusivo della scuola materna
Il giardino alberato, per la sua posizione, è uno spazio di luci ed ombre che permette un utilizzo diversificato a seconda della stagione. La smussatura d’angolo del volume serve per ampliare l’area esterna soleggiata.
In riferimento al futuro utilizzo dell’area Bonomelli, il progetto suggerisce due possibili soluzioni che se attuate potrebbero rendere la scuola materna e lo spazio circostante, elemento cardine dell’intero sistema urbano. Come si può vedere dallo schema territoriale della tavola 1, il verde a confine dell’area Bonomelli è inteso come germoglio di un sistema di spazi aperti e verdi potenzialmente più grandi all’interno dell’area stessa.
Si auspica una possibile estensione verso l’area Bonomelli del bordo verde; il progetto disegna quest’ultimo nel suo andamento curvilineo pensandolo come parte conclusiva di un possibile sistema più articolato.
Il secondo suggerimento è quello di rendere d’uso pubblico la porzione di terreno che, all’interno dell’area Bonomelli, collega i giardini della scuola materna con il parcheggio esistente a fianco del Municipio ed, infine, di ipotizzare un possibile collegamento pedonale che dalla Posta conduca fino alla zona di progetto.
Queste indicazioni, puramente indicative, nascono dal riconoscimento di alcune potenzialità interne al comparto urbano; se l’ambito di possibile trasformazione della Bonomelli recepisse queste indicazioni si verrebbe a creare un sistema permeabile ed integrato di spazi pubblici;un complesso di spazi aperti in cui l’area della scuola materna potrà esserne il perno e il collegamento fra le parti ad est ed ovest.
La nuova scuola materna presenta due fronti prettamente pubblici (verso via Montecuccoli e verso Parco Alpini). Dal parco si ha l’ingresso principale alla struttura, mentre da via Montecuccoli si ha un accesso secondario.
L’edificio, nell’ottica di poter essere ora e in futuro, elemento cardine degli spazi aperti si configura come recinto entro cui si svolgono le attività pedagogiche e il cui involucro fa da interfaccia fra spazio pubblico e spazio interno.
ILLUSTRAZIONE DEGLI ASPETTI ARCHITETTONICI, FUNZIONALI E COSTRUTTIVI
Il progetto lavora sull’involucro edilizio quale interfaccia con l’esterno, accessibile e fruibile dal pubblico.
Nel volume definito si scava, si sottrae materia al fine di creare luoghi fruibili dall’esterno; cosi verso via Montecuccoli, in prossimità dell’ingresso secondario, uno scavo genera un luogo di sosta libero, accessibile dallo spazio pubblico, senza limitazioni.
L’intento di rendere fruibile il perimetro dell’edificio, ad eccezione della parte a nord sul giardino ad uso esclusivo, genera una ricerca progettuale volta alla configurazione di un involucro edilizio capace di mantenersi nel tempo e di generare un’immagine forte.
La scelta progettuale si orienta verso un materiale consolidato come prodotto ma al tempo stesso rivisitato dal punto di vista dell’immagine in maniera innovativa: U-glass bianco. Esso mantiene inalterate le proprietà materiche, proprie del vetro U-glass mentre la soluzione cromatica, orientata verso il bianco latte, è da ritenersi altamente innovativa in termini di immagine contemporanea del suo utilizzo.
In questo modo, si ottiene una superficie cangiante, morbida e reattiva alle variazioni di luce; al tempo stesso, si utilizza un materiale eterno, di facile montaggio e in grado di incrementare le capacità di risparmio energetico dell’edificio. L’utilizzo dell’U-glass quale materiale di rivestimento esterno, si giustifica nella volontà di creare un doppio involucro: cristallino, nitido e pulito verso l’esterno; caldo, intimo e “domestico” verso l’interno.
Al di sotto di questa pelle vitrea, una serie di figure geometriche di colore giallo, rivendicano il carattere ludico dell’edificio e rimangono a possibile memoria della produzione industriale (camomilla), qualora questa dovesse, in futuro, essere delocalizzata.
La conformazione volumetrica dell’edificio risponde ad un principio fondante: ogni singola stanza ha, in sezione, una sua conformazione geometrica. In questo modo, l’andamento diversificato delle falde permette di avere una serie di stanze diverse (sezioni, spazio di distribuzione, sale per attività pratiche, sezione primavera, mensa).
La sequenza di volumi giustapposti, descritta attraverso il plastico di studio, permette di chiarire che tale operazione genera, comunque, volutamente, un organismo architettonico equilibrato. Muovendosi all’interno, ogni passaggio da una stanza all’altra, è scandita da una diversa conformazione volumetrica e da una sezione specifica.
Un ulteriore elemento che definisce la qualità architettonica del paesaggio interno è dato dai due spazi a patio che si aprono in prossimità delle tre sezioni e degli spazi d’uso comune e della sezione primavera.
Il primo, dalla profondità di ml 12, ha funzioni diversificate: - spazio gioco all’aperto delle tre sezioni, - spazio su cui si affaccia la mensa – spazio che si affaccia all’ingresso principale. In questo modo, lo stesso spazio ha molteplici usi e genera luci diverse. Dà profondità allo spazio d’ingresso in modo tale da rendere unica l’esperienza di entrare nell’edificio; genera, con l’affaccio a nord, una luce diffusa all’interno della mensa, evitando zone di luce di difficile gestione; inonda di luce lo spazio delle sezioni.
Quest’ultime sono caratterizzate da una sezione alta dotata di lucernario; esternamente, una sporgenza esterna permette di avere uno spazio coperto che attraverso delle tende a rullo può essere confinata ed annessa allo spazio delle sezioni. L’intero dispositivo permette una ventilazione naturale durante i periodi più caldi.
Il secondo spazio aperto, di larghezza limitata, si estende in lunghezza a fianco dello spazio d’uso comune e della sezione primavera. La sua conformazione geometrica permette alla luce diffusa di caratterizzare i due spazi e al tempo stesso limita l’ingresso della luce diretta nei periodi più caldi.
Anche in questo caso, le ampie vetrate sono sinonimo di qualità architettonica e caratterizzano singolarmente ogni singolo ambiente. In prossimità di questi spazi, internamente al volume, sono ricavate delle stanze lignee esterne in simbiosi con gli spazi interni; naturale estensione degli stessi permettono l’accesso protetto allo spazio giardino. Quest’ultimo è ricavato nello spazio più confinato e protetto. Esso si distingue per una doppia natura: aperto e soleggiato nella parte più aperta, alberato e in ombra nella parte più chiusa. Questa conformazione degli spazi induce un uso potenziale in qualsiasi stagione dell’anno.
Lo spazio interno, attraverso una serie di pannelli scorrevoli e a rotazione, si può unificare generando spazi e aule di diversa ampiezza e metratura; per differenti impieghi ed usi diversificati. Tutti gli elementi descritti (sezione volumetrica, patii, stanze all’aperto, variazione delle superfici, ampie vetrate, ecc) contribuiscono a formare un organismo architettonico di qualità, capace di affrancarsi quale landmark urbano in piena sinergia con il Parco Alpini del quale costituisce sfondo.
Inoltre, la volontà di mantenere inalterata nel tempo l’immagine della scuola materna, quale testimonianza di un’architettura responsabile, si coniuga felicemente con un uso innovativo di materiali semplici e di facile impiego.
SINTETICA MOTIVAZIONE DELLA GIURIA:
troppo complesso sia dal punto di vista estetico che della contestualizzazione