Il negozio La Griffe si trova nella cinta muraria esterna della città medievale. Il nuovo spazio nasce dalla fusione di due precedenti attività commerciali contigue, grazie alla demolizione parziale della parete che le separava. L'impostazione del progetto si basa sulla volontà della committenza di ottenere uno spazio pulito, realizzato con elementi essenziali, allo stesso tempo pratico nella sua gestione. L'intento progettuale è stato quello di lavorare sulla matericità degli elementi, facendoli partecipare al racconto formale e funzionale nel rapporto tra contenitore e contenuto.
Per coniugare la necessità di un magazzino e il poco spazio a disposizione si è pensato ad un arredo contenitore, in modo da avere la maggior parte dello stoccaggio all'interno dello spazio al pubblico. Compositivamente l'arredo si risolve in una fascia contenitore appesa alle tre pareti principali che compongono la scena visiva. Il contenitore è tagliato orizzontalmente per dare vita ad una superficie di appoggio, fin quando nella zona di ingresso i due lembi della fascia, superiore e inferiore, si liberano dal rapporto con la parete muovendosi in direzioni opposte, generando così uno sbalzo che invade la vetrina d'ingresso.
La percezione spaziale complessiva è caratterizzata dalla separazione tra i due ambiti uomo\donna, i quali condivido gli aspetti compositivi ma si distinguono fortemente per materiali e finiture. Per l'uomo si è scelto un'atmosfera materica con riferimenti linguistici agli anni 50, il design dell'arredo si risolve in assi inclinati e morbide curve, le finiture sono lacche lucide su essenze di mogano e pero. All'ingresso si è accolti da un nastro a terra di resina con polveri di ottone ossidato che supera il bancone e disegna la grande porta a bilico che separa la zona di servizio. Per la donna invece le atmosfere sono più neutre, colori chiari e contrasti annullati, una semplicità che lascia più spazio e attenzione al prodotto da vendere.
Lo spazio si presentava definito da pareti e soffitti decisamente eterogenei, mura antiche con superfici incerte in continuità con pareti e intonaci cementizi recenti, la scelta progettuale è stata quella di stabilire un rapporto si sincerità e necessario distacco tra i vari elementi. Attraverso un processo di ripulitura sono state riportate alla luce le stratigrafie degli interventi predenti, nei confronti dei quali le lavorazioni contemporanee, sia murarie che di arredo, si confrontano con dignità e rispetto reciproco, in un equilibrato gioco tra passato e presente.