Prato Poolhouse
“Fondare sembra concesso solo a chi mantiene la coscienza che oltre il nuovo sistema di ordine, di orientamento, rimane sempre la possibilità di perdersi”
J. Rykwert
Ci troviamo nella vallata del fiume Bisenzio in Toscana, in uno di quei luoghi nei quali la natura è ancora oggi l'elemento dominante.
Natura che si manifesta nella sua espressione più pura e primigenia, nei movimenti tettonici dei rilievi montuosi e delle colline più dolci, nel tracciato dei corsi d'acqua minori che affluiscono nel fiume principale, nel passare lento delle nuvole in cielo a cui fanno da cornice i profili dei rilievi montuosi che delineano la valle.
Natura che mostra anche l'azione continua che l'uomo ha operato su di essa, nel tentativo di assecondare i ritmi stagionali alle proprie necessità, seguendo una cultura antica basata sul rispetto e la sostenibilità. Così muri a secco in pietra di alberese, che formano terrazzamenti di terra su cui si pratica la coltura dell'olivo, segnano il paesaggio con le loro linee orizzontali, come un reticolo di canali in terra o pietra tracciano il suolo con un arcaico “disegno”.
La Poolhouse Fioravanti è collocata in questo paesaggio, in un luogo caratterizzato dalla presenza di una serie di terrazzamenti con muri in pietra di alberese, una grande oliveta, una piccola, fresca, querceta ed il paesaggio delle montagne di fronte: questi sono i “materiali” con cui è stata costruita.
L'edificio nasce dai terrazzi di terra e dai muri a secco esistenti: si configura come l'estensione di un terrazzamento verso il paesaggio, una sorta di “ponte” emotivo che enfatizza il significato relazionale dell'architettura nella sua possibilità di ri-definire il rapporto tra l'uomo e la natura.
Il fronte sud è caratterizzato dai fronti integralmente vetrati della zona living, che si estende verso l'esterno in un portico: l'architettura è concepita come uno strumento visivo il cui obiettivo è quello di immergere l'abitante in uno spazio dominato dalla presenza degli elementi naturali.
“Cerco di fare dei miei edifici delle cornici neutrali, in cui gli uomini e le opere d’arte possano condurre la loro vita autonoma [...] Anche la natura dovrebbe vivere la sua propria vita. [...] Dovremmo sforzarci di riportare a un’unità superiore la natura, le case, gli uomini ”.
Mies van der Rohe
L'infisso in ferro verniciato si integra con la struttura della copertura costituita da pilastri in profilati a C accoppiati, in modo da minimizzarne la presenza in funzione della vista verso l'esterno.
Il fronte nord, all'opposto, è una sequenza di volumi rivestiti interamente in pietra alberese, che planimetricamente definiscono una fascia di funzioni “secondarie”, la cucina ed il servizio. Questo fronte dialoga con la querceta retrostante che risulta visibile dall'interno attraverso alcuni scorci tra i blocchi in pietra.
La piscina è concepita come un piano d'acqua su cui far riflettere il paesaggio, il cielo, l'architettura, ed è caratterizzata dalla soluzione di raccolta a tracimazione che mantiene il filo dell'acqua alla stessa quota della pavimentazione esterna, con il bordo vasca ed il percorso in lastre di pietra di cardoso.
L'edificio “respira” il luogo, è fatto di esso.
Il fronte vetrato a Sud permette l'accesso ai raggi del sole nel periodo invernale, mentre, l'aggetto pronunciato della copertura , garantisce un ombreggiamento naturale nel periodo estivo. Il fronte nord risulta estremamente compatto e integralmente rivestito in pietra in modo da sfruttarne le capacità di inerzia ed isolamento termico. Le aperture contrapposte nei fronti nord e sud garantiscono un ricambio e raffrescamento naturale dell'aria all'interno, usufruendo della ventilazione dominante della vallata, che, nel periodo estivo, garantisce l'ingresso della fresca brezza proveniente dalla querceta sul retro. Infine una breve nota sulla pietra: il rivestimento delle pareti in alberese è stato realizzato impiegando esclusivamente il materiale rinvenuto nel corso dello scavo per la costruzione delle fondazioni dell'edificio.
“Noi vogliamo appoggiare saldamente i piedi per terra, ma vogliamo raggiungere con la testa le nuvole” .
Mies van der Rohe
programma
poolhouse, piscina e sistemazione di parco privato
dimensioni
superficie lorda: 220 mq
volume: 570 mc
materiali
cemento armato a facciavista
schedule
progetto: 2000 – 2001
inizio lavori: 2002
chiusura lavori: 2007