Velodromo Maspes-Vigorelli
La proposta per il Velodromo Maspes-Vigorelli è allo stesso tempo pragmatica e visionaria: pragmatica nel tentare di fare il più possibile con il budget limitato a disposizione, visionaria nello sviluppare in modo esplicito un progetto che potrebbe modificare il futuro dell’area della Vecchia Fiera di Milano. Il progetto fa direttamente riferimento alle ambizioni generali della città di Milano di divenire la città della bicicletta, ripensando il Velodromo Maspes Vigorelli come un grande parco urbano: Il Parco della Ruota.
L’eredità storica del Velodromo è trasformata in un dispositivo metropolitano: un catalizzatore per lo sport su ruota come stile di vita urbano. Una volta aperto al pubblico, lo spazio monumentale potrà popolarsi della vita quotidiana della città.
La grande qualità che il Velodromo Maspes-Vigorelli può concretamente offrire è la possibilità di ospitare nello stesso luogo attività sportive, eventi e la vita pubblica di tutti i giorni. È in questa miscela ibrida e onnicomprensiva che il progetto troverà la sua vera forza come attrattore metropolitano.
Architettonicamente parlando, la proposta integra l’intimo, vasto e silenzioso vuoto all’interno del Vigorelli con la città, mediante la mediazione una galleria urbana lungo il suo perimetro esterno.
La pista mono-funzionale è rimossa e lo spazio centrale è reso accessibile e riportato al livello della strada, per creare una unica superficie pubblica. Le tribune sono rese accessibili direttamente dal campo centrale come un unico spazio pubblico. Il tetto è rinnovato ed esteso verso l’esterno.
Il progetto del velodromo è il pretesto per ripensare il destino del blocco urbano su cui insiste. La proposta di ripensare la mobilità di via Duilio permette di collegare in modo indissolubile il Vigorelli al parco di Citylife, facendone il suo ingresso principale.
Il punto cardine del progetto è questo: invece di investire il budget in una nuova pista di velocità proponiamo di usarlo per una nuova copertura che leghi l’edificio al tessuto urbano circostante ed offra allo stesso tempo uno spazio urbano intimo che ogni cittadino potrà usare a suo piacimento.
L’insieme di queste azioni tramuta la struttura del velodromo in un Parco per la Ruota. Semplice nell’impianto ed aperto ad usi molteplici, agonistici e non, questo nuovo parco ha la scala e le dimensioni opportune per divenire un attrattore metropolitano ed un valore aggiunto al paesaggio di Milano.
The proposal for the Vigorelli Velodrome aims at being visionary and pragmatic at once: pragmatic in doing the most with the existing structure and the limited budget available, visionary in explicitly developing a project that can help to shape the regeneration of the Vecchia Fiera. We link this to the general ambition of the city of Milan to become a ‘city of bikes’, by rethinking Vigorelli as an urban park: a Park of Wheels.
The velodrome heritage is turned into an urban machine: a catalyst for wheel based activities as an urban way of life. Opened up to the public, the monumental space can fill with daily use. The real quality that the scale of the Vigorelli can offer is that it will host sports activities, various events and daily public life all at once. It is in this inclusive and hybrid mix that the project will find its true power, combining the park-like qualities of the remains of the Roman hippodromes with the multiple uses of an activity zone based on contemporary sports on wheels, We have looked for sharp and clearly defined design choices that allow matching this potential with pragmatic, contextual parameters: the inherited infrastructure, the financial framework and the future management of the premises. Our calculations prove that the budget is sufficient to reconvert the existing infrastructure into a public amenity of unexpected scope. This is done by redeveloping the infrastructure as an open-ended device: a toolbox that can adapt to the future developments and demands of Milano.
Architecturally speaking, the proposal complements the vast, silent void inside the Vigorelli with an urban galleria on the outside. The monofunctional cycle track is removed and the central field is made accessible and leveled with the street to make a continuous public ground. The spectator stands are made directly accessible from the central field to become one single public space. The roof is renovated and extended towards the outside. This is where the vision of the project crystallizes: instead of investing in a new velodrome track, we propose to invest this money in a new roof anchoring the building in the urban fabric and offering an intimate urban space for all citizens to use.
Together these transformations turn the velodrome structure into a Park of Wheels. Both simple in set-up and full of possibilities in use, this park has the scale and size to become a public attractor adding up to the changing metropolitan landscape and the future lifestyles of Milan.