CAMPUS UNIVERSITARIO SUPSI MENDRISIO
LA SITUAZIONE Il campus ed il nuovo assetto urbano di Mendrisio lungo la ferrovia. Negli ultimi anni la città di Mendrisio è oggetto di un processo di espansione, che ne ha trasformato in modo determinante la natura, rendendo necessaria la ricerca di una nuova identità urbana. La ferrovia, che è stata inserita a metà Ottocento nella valle del Mendrisiotto collegando il basso Ceresio con Chiasso, definisce un limite del borgo a valle. Nella stessa piana, parallela alla ferrovia, è sorta nel corso degli anni Sessanta l’autostrada. In corrispondenza della stazione ferroviaria, tra i due sistemi viari si è sviluppata una zona artigianale e in tempi più recenti un quartiere residenziale, frammentato e sconnesso.Il nuovo campus SUPSI costituisce pertanto l’occasione per valorizzare grazie a un progetto pubblico importante il lato ovest dei binari – l’altro lato rispetto alla stazione ferroviaria e il borgo.
IL PROGETTO Un intervento in relazione con il territorio.
La cesura perpetrata nella vallata ai piedi del borgo con l’inserimento della rete ferroviaria richiede un’azione di ricucitura dei due lati della nuova città. Il progetto sottolinea tale lettura della nuova Mendrisio: offre infatti la possibilità di congiungere i due lati creando un collegamento sotterraneo tra le due sponde dei binari e soprattutto, con la presenza forte e massiccia di un nuovo corpo lungo la ferrovia aggiunge un nuovo tassello al fronte urbano sul lato ovest. Intensificandone il tessuto, uniforma i due lati rendendoli entrambi cittadini. Con la creazione di un vuoto controllato sul retro aggiunge, da questa parte della ferrovia, una nuova tessera al mosaico degli spazi pubblici del borgo.
LE CONNESSIONI Un progetto di spazio pubblico.
La sopraelevazione di gran parte del programma garantisce una migliore fruibilità a livello del terreno, ossia alla quota della città, creando un grande vuoto aperto e strutturato per la comunità. Il basamento è un’opera di terra, che risponde alla topografia esistente: in un unico gesto scava una corte pubblica, protetta da un solido contenimento perimetrale. Insieme al corpo rialzato definisce un nuovo spazio pubblico multifunzionale aperto alla città.
Il disegno generale è completato dal posteggio interrato organizzato su un unico piano, illuminato e ventilato attraverso grandi fori rotondi, dai quali fuoriescono piante che animano la piazza. Il Park & Ride è collegato in modo diretto e ideale con il sottopassaggio della stazione che allo stesso tempo garantisce il passaggio fra SUPSI, stazione e il centro di Mendrisio. Insieme formano una costellazione di forme precise ed autonome che integrano le diverse geometrie della città in un ordine aperto.
Università e città si incontrano in particolare negli spazi comuni, destinati al pubblico e radicati nella terra – tra cui auditorio, mensa, caffetteria, biblioteca e spazio espositivo - tutti riuniti attorno ad un grande spazio collettivo. Le terrazze con le scale di accesso, attorno allo spazio pubblico si adattano a vari scopi, animando sia la vita studentesca che la vita della città di Mendrisio: luogo per eventi pubblici universitari, ma anche della regione, della citta o del quartiere.
LA COMPOSIZIONE Il dialogo tra pieno e vuoto. La parte adibita allo studio e al lavoro intellettuale – uffici, aule e atelier – è concentrata nel volume posto lungo la ferrovia e rialzata da
terra, formando una sorta di città ideale del sapere, dove le varie discipline si intrecciano in un dialogo interdisciplinare, favorito da una struttura generosa, sospesa nel cielo. Le diverse funzioni sono distribuite su tre strati sovrapposti secondo una sequenza verticale.
Partendo dagli atelier di progettazione - il fulcro di una scuola di architettura - collocati nel tetto abitato, in uno spazio raccolto, a contatto con il cielo, si scende al piano delle aule, poi a quello degli uffici sospesi al grande volume, luoghi più intimi e privati, destinati al lavoro individuale.
Il progetto raggiunge così nella proposta attuale una formulazione unitaria e tripartita, con parti distinte che dialogano completandosi a vicenda, grazie ad una sintassi semplice ed al contempo articolata: un progetto che tocca la terra ed al contempo si libra verso il cielo.
IL LINGUAGGIO Espressione architettonica e materializzazione. L'espressione architettonica e la scelta dei materiali manifesta il concetto urbano ponendo in risalto l'organizzazione volumetrica e la struttura statica, alla ricerca di un equilibrio tra caratteristiche strutturali e formali del territorio circostante e l'introduzione di un vocabolario contemporaneo autonomo. Il basamento si esprime tettonicamente come elemento solido, ancorato alla terra sui lati, trasparente al suo interno, mentre il volume sollevato come costruzione autonoma e precisa. L’ultimo piano – il tetto abitato – si esprime come un grande spazio industriale, un luogo di lavoro e di concentrazione chiuso sui lati ed aperto verso il cielo. A questo corpo, che appoggia su grandi pilastri triangolari posti lungo il perimetro, vengono appesi gli spazi trasparenti dell’amministrazione, delle aule e degli uffici. Tutti gli elementi strutturali sono in cemento armato.