Facoltà di Enologia e Biotecnologie Verdi
Il nuovo Palazzo della Ricerca e della Conoscenza
Lavorare a un progetto, a un nuovo edificio, a uno spazio pubblico, vuol dire innanzi tutto studiare con grande attenzione, ancor prima delle possibili soluzioni architettoniche, il rapporto che l’edificio dovrà avere con il tessuto urbano circostante e con l’ambiente naturale in cui sarà inserito.
Lavorare a un progetto per la Facoltà di Viticoltura, Enologia e Biotecnologie Verdi a San Michele all’Adige voleva dire per noi, prima di tutto, studiare il contesto.Sopralluoghi, disegni, modelli di studio e specifiche simulazioni di impatto ambientale hanno portato alla definizione di un modello volumetrico ed alla convinzione che il progetto da noi studiato dovesse essere il più idoneo sia per qualità che per “discrezione” nel rapporto con il contesto naturale nel quale sarebbe stato costruito.
Il nuovo edificio doveva inserirsi e integrarsi nel contesto urbano e doveva mantenere inalterata la vista suggestiva dei rilievi a monte.
La scelta poi di pensare la facciata come a una successione di cinque corpi aggettanti rispetto all’unità del corpo in linea, per evitare un fronte unico di quasi 90 metri, era sicuramente un ulteriore elemento per un buon rapporto con il luogo.
Abbiamo pensato così ad un edificio in legno: una struttura in cemento armato e acciaio, rivestita però di pannelli in legno e vetro, usando così un materiale tradizionale e naturale.
Il nuovo Palazzo della Ricerca e della Conoscenza a San Michele all’Adige, si articola su quattro piani fuori terra oltre ad un piano seminterrato per una superficie complessiva di 7.700 mq., rispondendo così ai requisiti ed alle necessità individuate dalla Fondazione Edmund Mach.
Tre piani appoggiati su un basamento in pietra locale ed un tetto in rame che “nasconde ” l’ultimo piano dell’edificio rappresentano l’architettura della nuova sede universitaria.
Un edificio che ci piace definire leggero e suggestivo per la trasparenza delle grandi superfici vetrate e per un attento utilizzo del legno locale. Un edificio “tradizionalmente innovativo”.
Un “ponte” in legno e acciaio collega l’edificio al viale pedonale antistante.
L’ampia hall a tripla altezza invita studenti, professori e ricercatori all’ interno dell’ edificio e consente di spaziare con la vista verso le montagne ed i vigneti a est. Uno scalone a tutta altezza, in acciaio e vetro, distribuisce e collega lungo una navata tutti i piani. Corridoi affacciati su questo spazio interno distribuiscono agli uffici, laboratori di ricerca e aule didattiche.
Ai primi tre piani si trovano gli uffici, i 15 laboratori di ricerca altamente specializzati come quelli di biologia computazionale e analisi sensoriale e le 12 aule didattiche per ospitare i corsi universitari. All’ ultimo piano sono ospitati gli spazi di studio e relazione per gli studenti e per i ricercatori, la Scuola di Dottorato di Ricerca ed una sala conferenze per 100 persone. Il piano interrato è occupato dalla cantina di microvinificazione didattica e da locali tecnici.
L’edificio ospiterà circa 500 persone tra studenti, personale docente e ricercatori italiani e stranieri.
La Fondazione Mach è una realtà d’eccellenza che si occupa di agricoltura, viticoltura e ambiente. Tra le prime a livello internazionale nel campo della ricerca scientifica e della sperimentazione, ma anche riconosciuta e apprezzata nel panorama nazionale per quanto riguarda la formazione. Al suo interno il nuovo edificio ospiterà corsi di laurea e post-laurea, tra i quali uno di viticoltura ed enologia organizzato in collaborazione con gli atenei di Trento e Udine.