Idea. Il nuovo Campus SUPSI è una parte di città dove si incontrano flussi che arrivano da più direzioni. I diversi edifici creano da fuori una parte di città e da dentro un campus scolastico ben definito. L’architettura volutamente non estravagante trasmette eleganza e razionalità. Gli spazi interni sono flessibili, semplici e ben strutturati. Definiscono un’ambiente neutro per l’insegnamento e lo studio.
Urbanistica. I due edifici principali sono posizionati su una superficie piana ottenuta mantenendo l’altezza media del terreno esistente e livellandolo su questa quota. L’edificio più grande (edificio A) è parallelo alla ferrovia e definisce l’area dei binari insieme agli edifici esistenti e a quelli che saranno progettati in futuro dal lato della stazione. L’edificio più piccolo (edificio B) è allineato al vicino stabile industriale Riri riprendendo così gli allineamenti delle costruzioni a ovest della ferrovia.
Chiari spazi esterni sono definiti dal nuovo livello del terreno. Su questo sono posizionati gli edifici del campus. Tra gli edifici opportunamente posizionati e i muri che definiscono l’area si creano gli spazi aperti del campus.
Architettura. Astratte volumetrie appoggiano sulla nuova spianata. Gli edifici esternamente sono collegati alla città ed internamente creano un campus. I sottili balconi su più livelli contribuiscono insieme agli edifici principali e ai padiglioni a creare l’atmosfera di campus nello spazio pubblico interno dell’area.
Struttura, costruzione. (vedi testo dedicato) La struttura dell’edificio è estremamente semplice e razionale. Solette in cemento armato sono gettate su pilastri prefabbricati. I blocchi scale-ascensori stabilizzano gli edifici. Le scale sono anch’esse prefabbricate. La facciata esterna appesa in alluminio e vetro protegge i ben illuminati spazi interni.
Facciata. La facciata esterna appesa è costituita da una struttura metallica isolata, laccata in bianco ed etremamente isolata in corrispondenza del parapetto. Le superfici trasparenti costituite da vetri bianchi e i vetri smaltati bianchi davanti ai parapetti isolati reagiscono alla luce con diverse sfumature di tonalità bianche. Questo permette di creare una facciata uniforme ed economica ma allo stesso tempo vibrante grazie alle caratteristiche dei materiali utilizzati. Tutto ciò crea un edificio estremamente elegante grazie alla sua semplicità.
La doppia facciata ventilata protegge gli spazi interni dall’inquinamento acustico della ferrovia e dalle polveri generate dalla ferrovia stessa.
Le finestre sono apribili per poter pulire il vetro esterno. Le protezioni solari sono posizionate nell’intercapedine ventilata tra i due vetri e possono essere riparate facilmente dall’interno.
Spazi interni. Negli spazi interni trovano spazio materiali semplici, robusti e dove possibili naturali. Troviamo pavimenti in betoncino finiti con resina, soffitti in cemento con appesi i pannelli fonoassorbenti e l’illuminazione, muri divisori in legno o vetro.
Gli impianti di ventilazione saranno visibili. Le canalizzazioni in metallo sono accuratamente pianificate rispondendo con le loro dimensioni alle necessità delle varie funzioni.
Le superfici dei blocchi scale e delle zone d’ingresso sono rivestite in legno.
Funzionalità, Organizzazione, Flessibiltà. Le piante sono razionalmente e chiaramente organizzate. Le funzioni sono logicamente suddivise. Al piano terra ci sono i laboratori accessibili dai mezzi di trasporto e le funzioni più pubbliche (mensa, auditorio, caffetteria, sala esposizioni), mentre al primo piano sono sistemati gli spazi di lavoro con le concentrazioni maggiori di persone (atelier e biblioteca). Ai piani più alti si trovano gli uffici e le aule d’insegnamento.
Il raster regolare della struttura portante permette una struttura semplice e ridotta al minimo che incrementa enormemente il grado di flessibilità degli spazi interni.
Spazi esterni. Il campus si sviluppa in piazze, strade e nicchie. Le superfici delle aree esterne, i muri, le panche e il bacino d’acqua sono in granito. Le geometrie degli spazi si riferiscono ai vari edifici.
Permeabilità, Collegamento con la stazione e la città. La quota della nuova piattaforma del campus è ideale per avere il collegamento più diretto possibile con la stazione e la città. Il collegamento con la città e la stazione avviene orizzontalmente grazie ai due tunnel sotto i binari. Il campus è collegato con via Catenazzi e via Borromini (fermata autopostale) attraverso due percorsi ad est dell’area di progetto.
Il campus è dunque attraversato da percorsi provenienti da ogni direzione. I percorsi s’incontrano nel campus.
Circolazione, Ingressi, Orientamento. Gli ingressi dei due edifici principali si trovano in corrispondenza delle teste dei volumi stessi. Da qua partono due corridoi paralleli ai piani superiori e uno ai piani inferiori che attraversano completamente gli edifici servendo direttamente, chiaramente e nel più breve spazio possibile tutti gli spazi. I corridoi sono illuminati da corti interne.
La semplice struttura è estremamente efficiente che rende di facile la suddivisione e la lettura del programma.