Polo Sportivo e degli Eventi
“Parlando di architettura non intendo riferirmi solo all’immagine visibile della città e all’insieme delle sue architetture; ma piuttosto all’architettura come costruzione. Mi riferisco alla costruzione della città nel tempo(...) Ma col tempo la città cresce su se stessa; essa acquista coscienza e memoria di se stessa. Nella sua costruzione permangono i motivi originari ma nel contempo la città precisa e modifica i motivi del proprio sviluppo.” (Aldo Rossi, L’Architettura della Città, 1966)
Polo Sportivo e degli Eventi. Concetto Urbanistico.
L’inaugurazione della Galleria Vedeggio-Cassarate nel 2012 ha aperto le porte a una rivalutazione urbanistica di tutta la parte settentrionale della Città di Lugano. Alla nuova soluzione viaria corrisponderà nei prossimi anni un’importante evoluzione urbanistica della Nuova Lugano. Con queste prerogative e sotto l’importante impulso politico derivante dalle fusioni, la Città di Lugano ha iniziato a pianificare in modo attivo lo sviluppo della parte settentrionale del suo territorio.
Il concorso urbanistico internazionale del 2003 per un Nuovo Quartiere di Cornaredo (NQC) aveva come obiettivo l’identificazione di un concetto di sviluppo attrattivo e sostenibile per un’area di 100 ettari comprendente tre Comuni (Lugano, Canobbio e Porza). Il progetto vincente di Federico Oliva Associati e Cino Zucchi Architetti ha costituito la base per la definizione del “Piano Regolatore Intercomunale NQC” di tutto il comparto.
È in questo contesto che si situa il progetto di concorso ed è questa l’area di progetto. L’obiettivo è la creazione, nell’area meridionale del NQC, di un Polo Sportivo e degli Eventi. La vicina Pista di Ghiaccio della Resega è parte integrante del Polo. Resega, Stadio di Cornaredo e Palazzetto dello Sport sono, con l’edificio protetto del Cinestar, gli elementi primari del nuovo Polo Sportivo e degli Eventi. Questa costatazione ci ha portati a osservare con attenzione le relazioni spaziali e i collegamenti fisici tra questi edifici. Ed è proprio da quest’attitudine progettuale che è scaturita ben presto l’esigenza di un pensiero globale, con la necessità di travalicare i limiti di perimetro per reagire al Piano Regolatore esistente.
L’asse di Via Sonvico, l’asse principale di penetrazione in direzione del Polo Sportivo e del Centro Città, punta oggi in direzione dello Stadio e del nucleo del Polo. Il Piano Regolatore prevede che in futuro quest’asse di traffico veicolare sia deviato, e che la vista verso Cornaredo completamente ostruita dall’edificazione di un ingombrante isolato, escludendo spazialmente la Pista di Ghiaccio dal contesto. Ci siamo permessi di mettere in discussione in modo critico e costruttivo, senza nulla cambiare ai sensi e agli obiettivi del PR, questa disposizione. Proponiamo di mantenere l’asse visivo originale come collegamento per il traffico lento e come momento di orientamento e d’identificazione per tutto il comparto.
Lungo quest’asse si sviluppa una grande piazza, un “esplanade”, in cui confluiscono tutti i collegamenti e sulla quale si affacciano tutte le funzioni principali, i “protagonisti” del Polo Sportivo e degli Eventi. Questo grande spazio pubblico centrale è essenziale per dare vita a tutto il quartiere come luogo d’incontro e di eventi. Sarebbe, infatti, inopportuno per il funzionamento del quartiere, se tutte le attività del Polo fossero limitate agli spazi interni. Viene a crearsi un importante spazio esterno, gestibile per ogni tipo di evento, anche in relazione con un possibile futuro centro congressuale ed espositivo sul comparto B1b.
I volumi dell’isolato sostituito sono stati riorganizzati ricollocandoli in un edificio alto che costituisce il fulcro del nodo intermodale, ospitando al piano terreno la stazione dei mezzi pubblici e gli accessi al Park+Ride interrato, ma anche funzioni commerciali, amministrative, alberghiere, congressuali da definire con la pianificazione di quel comparto. Altri contenuti complementari gastronomici e alberghieri sono collocati nell’edificio longilineo che a Ovest separa la piazza dalle aree verdi del parco di Trevano.
Il Piano Regolatore NQC prevede un disegno a fasce continue piuttosto “regolari”, che termina in modo improvviso e immediato al suo limite meridionale. Grazie a una chiarificazione funzionale e spaziale, lecita nell’ambito del concorso, è stato possibile calibrare in modo esatto i riferimenti e la continuità spaziale di questo contesto urbano. Grazie alla sequenza prospettica di Resega–Piazza (Esplanade)–Stadio da un lato e dell’Edificio Ibrido triangolare (Nodo Intermodale)–Cinestar–Palazzetto dello Sport–Edificio Ibrido drive-in (autosilo, attività sportive, dicastero sport) dall’altro, le fasce spaziali diventano leggibili e contemporaneamente chiarite come carattere e appartenenza.Alla chiarezza dell’organismo urbanistico corrisponde una chiarezza dei singoli organi architettonici, finalizzata a un utilizzo parsimonioso delle risorse disponibili.
Stadio di Cornaredo
In merito allo Stadio di Cornaredo, tenuto conto delle esigenze, delle disponibilità e delle preesistenze, si è ritenuto di mantenere l’impianto tipologico dello stadio esistente, con la pista di atletica attorno al campo di calcio, riutilizzando e integrando la tribuna Est, di costruzione relativamente recente, in uno stadio che si presenta comunque come un nuovo stadio, corrispondente alle normative UEFA, dotato di un’identità chiara e unitaria.
Tipologia e concetto strutturale sono concepiti in modo da rispondere in maniera sobria, razionale e precisa alle richieste del programma offrendo contemporaneamente un massimo di flessibilità nell’esercizio dell’edificio.
Per rendere possibile un disegno unitario del nuovo stadio, si è ritenuto opportuno prevedere uno smontaggio della carpenteria metallica della tribuna Est, in modo da potere completare le tribune esistenti integrandole in un nuovo anello unitario, coperto da una nuova copertura leggera dall’intradosso piano, che garantisce un’ampia trasparenza a 360° sul paesaggio urbano circostante e sul tipico e incantevole contesto paesaggistico che contorna Lugano.
Questa struttura chiara e regolare è completata da elementi di chiusura semplici, che permettono di gestire in modo unitario sia i parapetti dello stadio verso l’esterno, sia le facciate eterogenee degli spazi di servizio posti sotto le tribune, sia le facciate della zona VIP verso la città. La nuova tribuna Ovest, in conformità alle normative UEFA sarà la tribuna principale, e conterrà anche le aree e le lounge riservate ai VIP. Le tribune, continue, sono organizzate e strutturate in modo da permettere una gestione ottimale del pubblico, seguendo i criteri di accessibilità, evacuazione, servizi, separazione degli accessi conformi alle norme.
Lo Stadio di Cornaredo si presenta come uno stadio nuovo, moderno, che si affaccia sulla città con leggerezza e precisione. Questo concetto tipologico e strutturale chiaro e preciso, garantisce una funzionalità ottimale e una perfetta corrispondenza ai criteri di flessibilità e, di conseguenza, di sostenibilità.
L’espressione dell’edificio è caratterizzata dalla ripetizione in serie lungo il perimetro ovale degli elementi verticali scatolari che fungono da tiranti per la grande tettoia anulare e dalla suddivisione verticale in tre parti:• Il corpo dello stadio, che equivale all’invaso delle tribune, dove lo spazio tra gli elementi strutturali è tamponato con elementi di facciata leggeri.• La grande tettoia sospesa come un grande “disco volante” su pilastri dal ritmo regolare.• Il vuoto tra corpo delle tribune e tettoia, che offre una vista panoramica sul contesto.
Lo spazio sotto le tribune accoglie i servizi per lo stadio e un anello di circolazione. Al piano terreno, sfruttando il dislivello longitudinale dello Stadio, lo spazio è sfruttato con funzioni accessibili dall’esterno:• Sotto la tribuna della curva Sud sono disposti i posteggi (90P) per VIP e giocatori.• Sotto la tribuna della curva Nord, lo Stadio accoglie superfici commerciali che si affacciano sulla grande piazza del Polo dello Sport e degli Eventi. Questi spazi possono essere frazionati in modo flessibile e libero, e possono accogliere contenuti commerciali e/o gastronomici (Bar, Ristoranti, Chioschi, piccoli negozi) accessibili a tutti anche durante lo svolgimento delle partite.
Questi spazi commerciali affacciati sugli spazi pubblici esterni, fanno dello Stadio una struttura viva e presente anche sulla grande piazza in modo gradevole e aperto, che nei momenti di assenza manifestazioni sportive rimane permeabile e utilizzabile anche per altre attività.
Lo Stadio si presenta come un individuo, libero su tutti i lati, e le entrate sono concepite in modo da garantire un’accessibilità gestibile in modo ideale anche in presenza di grandi affluenze di pubblico. L’estensione della piazza che si riversa in un ampio spazio generoso tra Stadio e Palazzetto dello Sport e Edificio Ibrido, il “Viale dello Sport”, garantisce un’accessibilità ideale e uno sfogo sia per i servizi d’ordine, le forze d’intervento, sia per lo smaltimento delle tifoserie anche alla presenza di eventi concomitanti.
Palazzetto dello Sport e degli Eventi
Il Palazzetto dello Sport è concepito come Stadio coperto monofunzionale, dotato di tutte le infrastrutture necessarie per lo svolgimento d’importanti eventi nelle principali discipline sportive nelle massime categorie nazionali e altri eventi aperti al grande pubblico.
Per questo motivo, si è ritenuto di separarlo strutturalmente dalle altre infrastrutture sportive, in particolare da quelle dedicate alla pratica sportiva delle associazioni e della cittadinanza e dagli uffici del dicastero sport della Città, che sono disposti nell’edificio ibrido adiacente.
Questa scelta permette di concepire una struttura dedicata efficace e semplice. Un Palazzetto dello Sport immediatamente identificabile sulla piazza del Polo dello Sport e degli Eventi ma anche dotato al suo interno di una precisa identità di stadio coperto.
Lo schema tipologico e strutturale del Palazzetto dello Sport e degli Eventi è chiaro, preciso e generoso.
Nella disposizione delle tribune, sono privilegiati i lati lunghi dei campi da gioco principali, come consuetudine nelle più moderne strutture coperte che ospitano discipline sportive veloci e direzionate come il Basket, la Pallavolo, la Pallamano o l’Unihockey.
La struttura della copertura è generosa e leggera ed è costituita da un graticcio di tralicci (travi reticolari) in acciaio appoggiato sui 4 nuclei in calcestruzzo che ospitano le scale di accesso e i vani tecnici. La portata generosa (60m) e l’assenza di ulteriori elementi portanti verticali, favoriscono lo svolgimento di ogni tipo di evento e garantiscono un ambiente ideale per gli eventi con grande affluenza di pubblico.
L’entrata per il pubblico si affaccia sul grande piazzale del Polo Sportivo e degli Eventi e sul Viale dello Sport, garantendo un facile afflusso anche al grande pubblico.
L’entrata per gli atleti o per gli addetti avviene a livello del campo da gioco e degli spogliatoi, su un altro lato del Palazzetto, o direttamente dal posteggio interrato. Il palazzetto dello sport dispone di una sezione propria di posteggio interrato, collegata all’autosilo dell’edificio ibrido e a disposizione prevalentemente per addetti, atleti e abbonati VIP.
L’espressione esterna del Palazzetto dello Sport e degli Eventi è caratterizzata da una semplice doppia facciata caratterizzata da ampie superfici in vetro profilato traslucido, che come gonnelle leggermente sfalsate sulla verticale dividono il volume dell’edificio in tre fasce verticali equivalenti, corrispondenti alla struttura grezza:
Fascia dello zoccolo, corrispondente all’entrata del pubblico, agli accessi e alle tribune.• Fascia mediana, corrispondente all’anello perimetrale superiore alle tribune, con i 4 nuclei portanti della grande struttura della copertura.• Fascia della struttura del tetto, che riveste il fronte della struttura in traliccio metallico alta 4m, che contiene anche la tecnica necessaria per l’esercizio dell’edificio.
Di notte, l’intercapedine tra facciata e edificio può essere illuminata con sistemi semplici, trasformando il Palazzetto dello Sport e degli Eventi in un Landmark importante nel contesto della grande spianata del Polo Sportivo, segnalando con appositi colori o, nella fascia superiore, display Led le attività del Palazzetto e/o del Polo.
Il Palazzetto è un edificio semplice in cui la struttura grezza è completata da un rivestimento semplice, costituito da materiali industriali di facile reperibilità. Questa semplicità concettuale, unita alla chiarezza strutturale e costruttiva, contribuisce a limitare i costi di costruzione e di gestione del Palazzetto.
Il Palazzetto appare come un personaggio dalla chiara identità nel gruppo di elementi primari che popolano il nuovo Polo Sportivo e degli Eventi.
Il posteggio interrato è collegato all’autosilo principale del polo sportivo, ma, come tutto il Palazzetto dello Sport può essere realizzato separatamente dall’edificio ibrido dell’Autosilo, che ospita le palestre dedicate alla pratica sportiva delle associazioni e della cittadinanza e gli uffici del dicastero sport della Città, che sono disposti nell’edificio ibrido adiacente.
Edificio Ibrido. Palestre multifunzionali Drive-in.
Le infrastrutture sportive dedicate soprattutto alla pratica sportiva delle associazioni e della cittadinanza, che comprendono la doppia palestra multifunzionale e le palestre dedicate alle attività sportive specifiche sono disposte in un grande edificio ibrido che oltre al grande autosilo da 700 posti ospita anche gli uffici del dicastero sport della Città e, sul tetto, il campo di allenamento regolamentare della prima squadra di calcio e la pista da 100m indoor.
Quello dell’Edificio Ibrido costituisce un concetto innovativo e di tendenza e permette di concepire una struttura efficiente, funzionale ed economica, in cui inserire, direttamente a contatto con le utenze, i diversi moduli funzionali richiesti.
Nasce così un grande Centro Sportivo Polifunzionale Drive-in, adattabile alle diverse esigenze e modulabile nel tempo con diversi contenuti. Si tratta di una struttura grezza evoluta (“Edelrohbau”) in cui anche il grado di finitura e d’installazione tecnica può essere modulato in funzione dei singoli contenuti.
La struttura dell’autosilo ospita le differenti funzioni che comprendono la doppia palestra, che richiedendo altezze maggiori è ricavata in un grande “risparmio” strutturale nella parte Nord dell’edificio. Se necessario per un futuro riuso della struttura, questo “risparmio” può essere completato.
Questo concetto, possibile grazie ad una struttura semplice, modulare e alle portate generose, garantisce un’elevata sostenibilità dell’intervento, come dimostrano i molti edifici industriali facilmente riutilizzabili grazie alla generosità e alla semplicità strutturale che li contraddistingue.
Il concetto di edificio ibrido si estende anche al tetto de complesso, che è costituito dal campo di allenamento della prima squadra, che viene a trovarsi in una posizione “elevata” rispetto al suolo, in un ambiente gradevole e panoramico, lontano dalle immissioni delle strade ad alta densità di traffico che contornano il luogo dell’intervento.
La pista di atletica indoor si allinea al campo di allenamento sul tetto, ed è concepita come una semplice estensione della prima campata della struttura dell’autosilo in senso verticale. Questa disposizione garantisce condizioni di allenamento ideali con luce naturale.
Allineandosi al “Viale dello Sport” e al Palazzetto dello Sport e degli Eventi, l’edificio ibrido s’inserisce discretamente nell’insieme del Polo dello Sport, in un secondo piano rispetto agli edifici ad alta densità di pubblico come lo Stadio di Cornaredo, la Pista di Ghiaccio della Resega e il nuovo Palazzetto dello Sport e degli Eventi.
L’espressione dell’edificio ibrido è caratterizzata dalla struttura portante e dai parapetti dell’autosilo e si contraddistingue per la semplicità strutturale analoga a quella di un edificio industriale.
Le singole palestre tematiche, dedicate alle attività specifiche, possono essere inserite nella struttura secondo i requisiti specifici delle singole associazioni e discipline.
Gli uffici del dicastero sport sono allineati lungo la facciata ovest e si affacciano sul “Viale dello Sport”.
Costruire gran parte dell’Autosilo fuori terra permette risparmi notevoli sui costi di costruzione, rendendo possibile l’utilizzo di sistemi costruttivi semplici come la prefabbricazione, evitando l’esecuzione di pareti esterne che richiedono misure costose di protezione dall’acqua di falda. L’autosilo fuori terra semplicemente non richiede una facciata, all’infuori dei parapetti indispensabili per la sicurezza.
La disposizione del campo di allenamento sul tetto dell’edificio ibrido permette una gestione ideale delle acque meteoriche, formando uno strato di ritenzione in combinazione con l’irrigazione del campo stesso.
Il grande edificio protegge il Polo dello Sport e degli Eventi dalle immissioni foniche del grande traffico lungo il Cassarate. La collocazione delle palestre multifunzionali all’interno dell’autosilo offre vantaggi anche dal punto di vista energetico.