LapGarden
HortoContest - Lanificio Factory
L’idea del LAP GARDEN prende forma nel contesto degli elementi utilizzati tradizionalmente in agricoltura per la crescita e la raccolta di ortaggi e frutta.
Una maglia regolare di tubi metallici e bins rotanti o mobili diventano gli strumenti attraverso cui la natura si riappropria di questo spazio urbano. L’attenzione alla sostenibilità ambientale ha suggerito l’utilizzo di bins in legno delle precedenti stagioni di raccolta ortofrutticola, come contenitori, e la scelta di una combinazione di colture stagionali affinché la natura fosse presente, sul tetto del Lanifico Factory, con il suo ciclo per tutto il corso dell’anno.
Uno spazio urbano che diventa spazio naturale, spazio didattico, luogo d’incontro. Bins rotanti e mobili assecondano il percorso del sole e rendono il LAP GARDEN é un ambiente flessibile, una compenetrazione di pieni e vuoti, spazi liberi o attrezzati, luoghi del lavoro o dello stare. Tubi metallici supportano l’impianto di irrigazione e costituiscono, con l’ausilio di teli in polietilene, piante rampicanti e incannucciato, il sistema d’ombreggiamento e protezione per le colture e per le diverse attività dell’orto urbano.
L’idea progettuale nasce dalla dicotomia tra la volontà di ricreare uno spazio naturale, attraverso l’introduzione di elementi modulari per la coltivazione agricola, e i limiti e vincoli dettati dal contesto artificiale di inserimento dello stesso; ciò ha portato, in maniera naturale, alla generazione di soluzioni progettuali ibride, adatte all’area di riferimento.
Il LAP GARDEN è un orto mobile, smontabile, flessibile e dinamico
Un orto su ruote significa avere libertà di orientamento, soleggiamento, ombreggiamento, protezione dagli agenti atmosferici e, allo stesso tempo, una flessibilità nella fruizione dello spazio terrazza, che continua ad essere adatto ad ospitare eventi di ogni tipo.
L’idea di base è legata quindi al dinamismo della configurazione planimetrica della piazza-tetto, partendo dalla creazione di due moduli base di orto su quattro ruote.
I moduli sono costituiti da bins di legno d’abete nuovi e/o usati delle dimensioni di cm 120x80 e cm 60x80 ed altezza cm 41, all’interno dei quali trovano spazio le singole aiuole coltivate. Piuttosto diffusi nell’ambito della raccolta agricola, i bins necessitano, per essere utilizzati come orto, di poche e semplici lavorazioni: applicazione alla base di quattro ruote orientabili con freni, inserimento di tessuto non tessuto all’interno del contenitore ligneo, introduzione di terriccio e realizzazione del sistema di irrigazione “goccia a goccia”.
Nel LAP GARDEN i bins sono un elemento fondamentale ed assolvono la maggior parte delle funzioni diventando aiuole-orto, sedute, tavoli e contenitori per riporre attrezzi; possono essere distinti tipologicamente in completamente mobili e rotanti su un elemento fisso, un palo zincato, posto su uno degli spigoli del perimetro esterno.
I pali fungono da perno per i bins rotanti, sorreggono il sistema impiantistico di irrigazione dell’orto, assolvono ad elemento strutturale di sostegno per le serre, durante il periodo invernale, per gli ombreggianti nel periodo estivo, e rappresentano l’elemento estetico che caratterizza fortemente la configurazione dell’intero LAP GARDEN. I pali sono distinti nel loro sviluppo verticale in differenti tipologie, ognuna delle quali presenta piegature diverse, che organizzano e ritmano lo spazio a “L” della terrazza interessato dall’intervento.
I pali sono tubi in ferro zincato con sezione di 76 mm posti ad interassi variabili tra i 270 e i 360 cm, le loro altezze risultano essere rispettivamente di 260, 250 e 240 cm per fila, distribuite lungo l’asse est-ovest.
Il raccordo tra gli elementi verticali e orizzontali, necessario per la realizzazione di un telaio strutturale, avviene per mezzo di elementi di congiunzione ad incastro. I tubi verticali assicurano la stabilità della struttura a terra attraverso l’incastro su placche ancorate al suolo mediante colla e perni di altezza inferiore allo spessore del massetto di copertura nei singoli punti. I tubi orizzontali, posti trasversalmente alla struttura principale, servono da controventamento al telaio.
L’irrigazione si sviluppa su tubi flessibili che corrono in quota sul telaio di ferro e riscendono lungo i pali per connettersi al sistema di tubi microforati nei singoli bins. In questo modo lo spazio a terra è interamente percorribile senza ostruzioni e si mantiene una grande flessibilità di movimento.
Per garantire un sistema sostenibile di recupero delle acque meteoriche si suggerisce, ove possibile, l’inserimento di una vasca di accumulo delle acque piovane a piano terra o nel piano interrato dell’ex-lanificio, a cui confluiscono le acque convogliate dal sistema di scolo della terrazza, opportunamente filtrate. Un sistema di ulteriore microfiltraggio e di pompaggio permetterà il riuso delle stesse per l’irrigazione del LAP GARDEN, diminuendo i costi per il mantenimento dell’orto e costituendo un’ulteriore best practice per l’ente gestore della struttura.
Per garantire un buon grado di conservazione delle specie durante il periodo invernale e/o le coltivazioni fuori stagione e/o le coltivazioni tardive è previsto un sistema di chiusura di alcune aree del LAP GARDEN che diventano delle serre per la protezione delle piante dagli agenti atmosferici. Le serre sono costituite da teli in film flessibile, uniti tra loro attraverso un sistema di chiusure con grandi cerniere lampo colorate e poggiano sulla struttura dei pali verticali, in gruppi di 4 o 6.
Il film sottile è costituito da polietilene, uno dei materiali maggiormente utilizzati per le serre, in quanto molto economico, commercializzato in strisce larghe fino a 18 metri, con buone proprietà meccaniche e fisiche e, su spessori del film non minimi, caratterizzato anche da buone caratteristiche ottiche.
Facendo ruotare i bins possono essere contenuti tutti all’interno delle sei serre o restare al di fuori delle stesse se le colture contenute al loro interno non necessitano di particolari condizioni di protezione durante il periodo invernale. È inoltre possibile mantenere una delle serre installata permanentemente con funzione di nursery per far germogliare i semi, da trapiantare successivamente all’esterno.
I due lati dell’area orto a forma di “L” sono organizzati in maniera diversa. Nella zona più a sud, lungo via di Pietralata, nell’angolo occidentale, è posizionato un padiglione in legno, totalmente smontabile con funzione di spazio espositivo e didattico, bar e luogo di ristoro, . Questo volume ha un’altezza di 300 cm ed è sollevato di 25 cm dal suolo. Alla struttura si accede per mezzo di due differenti ingressi in asse tra di loro, il primo in corrispondenza del vano scala di accesso alla terrazza. Alle porte sono abbinate, su entrambi i lati, due finestre a nastro, apribili a vasistas verso il basso, che potrebbero fungere da bancone del bar se si volessero organizzare eventi sfruttando il padiglione come struttura per la somministrazione.
I tubi della struttura esterna penetrano all’interno del volume e costituiscono il sostegno del sistema espositivo di pannelli esplicativi per la didattica o eventuali mostre.
In quest’area all’esterno i bins hanno funzioni diverse ma sono tutti rotanti.
Nella zona più orientale della terrazza, sul secondo lato della ‘L’, al sistema ritmico dei pali con i bins rotanti si integrano, a configurazione libera e variabile a seconda delle esigenze di didattica e gestione dello spazio, altri bins completamente mobili, realizzati nella stessa maniera dei precedenti.
Questi ultimi sono tutti costituiti dai moduli più piccoli, per rendere il loro spostamento più agevole, e possono, durante il periodo invernale, essere protetti all’interno delle serre. I bins mobili hanno una grande importanza per quanto riguarda la didattica poiché permettono di essere trasportati nel luogo più opportuno per le lezioni pratiche e possono essere gestiti in maniera autonoma dai bambini. Il tema della didattica e del rapporto con le scuole è molto importante nel LAP GARDEN e l’intero progetto è stato sviluppato con un forte intento educativo, rinunciando intenzionalmente a proposte di coltivazione più intensiva.
La pavimentazione della terrazza è caratterizzata dal disegno sul suolo di cerchi che rappresentano il percorso di rotazione dei bins e attraverso il colore ne evidenziano la funzione. L’obiettivo è di rendere il dinamismo della configurazione architettonica anche nei momenti di staticità dei diversi elementi. Gli stessi cerchi si ripetono in verticale sulle pareti del padiglione di legno con scritte esplicative sulla filosofia del progetto, sulle caratteristiche dell’orto e sulla tipologia delle colture impiegate.
I percorsi all’interno del bosco di pali sono infiniti, la possibilità di movimento e di rotazione lascia la libertà di avere una distribuzione in file molto regolari o di creare un contesto quasi labirintico, mantenendo una larghezza agevole dei percorsi. Le diverse combinazioni nel posizionamento dei bins permettono inoltre la creazione di ambiti protetti e racchiusi dove sedersi in disparte nascosti all’interno dell’orto ma anche di ridurre la superficie occupata dalle piante e liberare la terrazza per altri eventi.
L’intento progettuale è la creazione di uno spazio fluido, che lasci i fruitori liberi di muoversi all’interno dello spazio terrazza, non creando un confine fisico tra la parte sistemata ad orto e quella libera centrale ma un ambiente unico, aperto, in cui gli spazi si compenetrano gli uni negli altri. Per questa ragione il luogo dello “stare” non è diverso da quello del “coltivare”, in un’articolazione tra bins aiuole e bins sedute che permette, anche dal punto di vista distributivo, all’uomo urbano di recuperare il suo rapporto più profondo con la sua parte naturale.
l LAP GARDEN è un orto biologico, ecologico e sostenibile
La scelta delle coltivazioni è stata dettata da un attento studio e consultazioni con esperti di agronomia. Gli ortaggi selezionati sono tutti tipici della produzione italiana e si adattano alle caratteristiche fisiche della terrazza che gode di una quasi totale esposizione al sole ma anche al freddo invernale.
Le dimensioni dei bins e la loro profondità (quelli rappresentati hanno tutti 25 cm di terreno, ma si può pensare di integrarli con altri esistenti in commercio di altezza maggiore fino a 50 cm) hanno condizionato la scelta delle coltivazioni e il loro posizionamento. L’organizzazione del LAP GARDEN in bins senza interazioni di alcun tipo tra i terreni, ci ha spinto a voler sperimentare la pratica della consociazione. Per consociazione si intende la coltivazione contemporanea sullo stesso terreno di due o più ortaggi diversi. La tecnica nasce dalla constatazione che in natura nessuna pianta cresce da sola. La condivisione dello spazio si traduce, in alcuni casi, in una competizione per la sopravvivenza e in altri casi in una collaborazione virtuosa dove le parti in causa traggono reciproco vantaggio dalla loro convivenza.Le regole base di questa pratica sono poche, per il resto si tratta di valutazioni basate sull’esperienza diretta. In tal senso le consociazioni proposte nel nostro progetto non sono categoriche ma lasciano aperta la possibilità di sperimentare e valutare nuove combinazioni.
Le REGOLE BASE DELLA CONSOCIAZIONE sono:
# Non associare piante che appartengono alla stessa famiglia botanica poichè tendono a consumare le stesse sostanze nutritive impoverendo il terreno.
*# Nel corso dei loro processi vitali le piante assorbono dal terreno gli elementi necessari alla loro crescita ma a loro volta rilasciano nel suolo una serie di sostanze che possiamo definire di “scarto”. Tali sostanze possono risultare nocive per alcuni vegetali, o viceversa, possono tornare utili all’accrescimento di altre specie. L’esempio ideale di questa interazione è rappresentato dalla benefica associazione tra ortaggi ad alto consumo di elementi nutritivi (come il cavolo o la patata) e leguminose che hanno invece la capacità di fissare l’azoto nel terreno.
*# E’ utile associare tra loro piante che hanno nei confronti dei parassiti altrui un effetto repulsivo. Consociando una pianta da proteggere con una ad azione repellente, si ottengono gli stessi risultati dei trattamenti artificiali con in più il vantaggio che l’effetto è sempre presente. L’esempio più comune è quello delle liliacee (aglio, cipolla ecc.) che tengono lontani gli afidi (pidocchi) dagli altri ortaggi.
*# Associare ortaggi che hanno uno sviluppo radicale diverso in modo che peschino sostanze nutritive a profondità differenti.
*# Associare ortaggi che abbiano una disparità di crescita in modo da permettere un irraggiamento diretto o una protezione dal sole a seconda delle esigenze.
Una pratica fondamentale nella coltivazione di un orto biologico è la *ROTAZIONE O AVVICENDAMENTO tra le colture che permette di sfruttare al meglio le risorse del terreno senza impoverirlo, anzi migliorandone la fertilità . Questa tecnica conosciuta ed utilizzata da secoli è stata abbandonata solo recentemente per passare all’agricoltura intensiva utilizzando prodotti chimici. La rotazione è inoltre importante nella lotta ai parassiti vegetali ed animali che si moltiplicano più attivamente ripetendo la stessa coltura e al controllo delle piante infestanti che diventano sempre più specifiche e resistenti ripetendo le coltivazioni.
Le regole base sono simili a quelle della consociazione e prevedono principalmente:
# non riproporre per due anni consecutivi le piante della stessa famiglia o che consumano gli stessi principi nutritivi;
*# prestare attenzione alle sostanze rilasciate nel terreno dalla pianta precedente;
*# alternare ortaggi che affondano le radici ad altezze diversi.
I *cicli possono essere annuali, ma anche stagionali.
Un ciclo tipo è quello che alterna Solanacee-Composite-Cucurbitacee-Leguminose (o sovescio).
Esistono altri modi per fare una rotazione colturale, ad esempio dividendo gli ortaggi a seconda del consumo di sostanze nutritive del terreno o alternando le specie divise in considerazione dei diversi sviluppi vegetativi (ortaggi da frutto, da foglia, da radice e da fiore).
PER REALIZZARE UN LAPGARDEN e imparare le basi delle consociazioni e della rotazione stagionale delle colture LEGGI IL MANUALE DELLE ISTRUZIONI!