Memoriale Giuseppe Garibaldi
Progettazione architettonica, restauro, allestimento museale del Memoriale e direzione artistica.
In occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, la Presidenza del Consiglio dei Ministri con il progetto “I luoghi della Memoria” ha inteso recuperare i siti storicamente più significativi dell'intera penisola, restituendo loro una memoria collettiva tangibile. All'interno di questo progetto si colloca l'intervento di recupero a Caprera del Forte Arbuticci, forte ottocentesco che, fino alla II Guerra Mondiale, ha ospitato strutture militari operative per la difesa della flotta della Marina Militare Italiana.
Nell'isola simbolo di Garibaldi, dove questi trascorse gli ultimi anni della sua vita, si realizza un intervento che integra il restauro e la conservazione, con una ricerca progettuale contemporanea sempre pronta a dialogare con la tradizione storica ed architettonica del luogo.
Nel forte dismesso, che si colloca in uno tra i panorami più ammirati dell’arcipelago della La Maddalena, si decide di intervenire costruendo nel costruito, per creare un luogo dedicato alla figura di Giuseppe Garibaldi, che ripercorra le vicende della vita straordinaria di una delle figure emblematiche del Risorgimento italiano.
Partendo da un'approfondita conoscenza storica e tecnica del contesto, sia ambientale che architettonico, questo progetto di restauro creativo propone una nuova chiave di lettura dei segni e dei racconti della storia, che inevitabilmente si intrecciano ai segni ed ai racconti contemporanei. Ne scaturisce una continua conversazione tra architettura ed ambiente, tra disegno formale e stato dei luoghi.
Il Memoriale Garibaldi è concepito per accompagnare il visitatore in un viaggio attraverso i luoghi e le vicende della vita del generale, il Sud America delle lotte per la libertà, l'Africa e la Cina dei viaggi commerciali, gli Stati Uniti dell'esilio e dell'attesa, l'Europa, la sua Italia ed infine Caprera. Attraverso pannelli espositivi che, come pagine di un libro, raccontano, attraverso i dettagli di importanti opere pittoriche, le cronache della sua vivace esistenza, e con vetrine appositamente disegnate, che mostrano al loro interno importanti documenti storici e collezioni, in particolare la collezione Birardi, e infine con l'aiuto di installazioni multimediali ed interattive, si ricostruiscono luoghi, vicende e spostamenti di uomini e mezzi, narrazioni di un'attività politica e privata fuori dal comune.
Il progetto di restauro rispetta la memoria dei luoghi e valorizza l'esistente con interventi morbidi e leggeri che ridanno vitalità agli edifici: quattro casermette diventano i corpi destinati all'esposizione museale ed a questi si affiancano gli edifici più piccoli che ospitano la reception, il bookshop ed i servizi al pubblico. I manufatti sono mantenuti nelle loro caratteristiche tipologiche e costruttive originarie, cui vengono accuratamente aggiunti dettagli contemporanei che donano eleganza all'intero complesso, conferendogli un nuovo aspetto. I paramenti murari esterni vengono restaurati ed i quattro edifici espositivi e i servizi vengono intonacati e tinteggiati di bianco, lo stesso colore che identifica la “casa bianca” di Garibaldi; i nuovi infissi in metallo hanno vetri serigrafati con il volto del Generale e aiutano il visitatore a seguire il filo conduttore dell'esposizione.
A completamento degli interventi sul forte, il progetto delle aree esterne si estende anche agli altri manufatti, in modo da creare un percorso panoramico interno alla struttura fortificata, che tenga conto delle caratteristiche ambientali uniche del sito. In questo senso, si inseriscono le nuove aree di sosta ed un nuovo camminamento pedonale protetto e non invasivo. Per quanto riguarda le riservette, che versavano in forti condizioni di degrado, sia interno che esterno, sono stati mantenuti i caratteri tipologici antecedenti l'intervento, con l'uso di materiali simili all'esistente ed il ripristino delle superfici.
Oltre all'allestimento, il progetto ha previsto la sistemazione degli esterni, con il restauro della pavimentazione originaria in granito, che viene valorizzata ed incrementata. Ad essa si affianca, per i piazzali esterni, un pavimentazione in un prodotto ecocompatibile e stabilizzante, che non altera le caratteristiche materiche e cromatiche dell'esistente. I paramenti esterni del forte vengono consolidati e sono aggiunte ringhiere metalliche e dissuasori, in modo da creare una rete di percorsi panoramici che si affacciano sul mare, sul cui sfondo svettano le sette bandiere storiche dedicate a Garibaldi.
All'ingresso del Forte, un cancello in acciaio corten di lettere, dove le parole ripetute “Giuseppe Garibaldi l’eroe dei due mondi” diventano la struttura portante del manufatto e a seguire un monumento, in lame sempre di corten, con la scritta “Memoriale Giuseppe Garibaldi” accolgono il visitatore e segnalano il volto dell'Eroe dei Due Mondi, dipinto sul prospetto laterale dell'edificio dei servizi.
Di fronte ai quattro corpi espositivi, è realizzata la Piazza Italia, uno spazio pubblico scultoreo, dove la forma stilizzata della penisola, costruita con un mosaico lapideo rosso, si trasforma in pavimentazione e sedute. All'interno del mosaico, il mare ha pezzi di vetro frantumati ed annegati in seminato lapideo giallo siena ed infine Caprera è segnalata con una formella in vetro di Murano di colore rosso.
Questa piazza è un omaggio simbolico per commemorare l'Italia, Garibaldi ed i 150 anni dell'Unità, ma è anche un lavoro dedicato al futuro: “un'opera-segno per non dimenticare”.