Ingresso della Galleria Vedeggio–Cassarate (portale Cassarate)
Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana 2015
Menzione d'onore - Paesaggi e Spazi Urbani
Una scultura ambientale per la città di Lugano
Le gallerie sono “ferite” inferte alla geologia per facilitare gli spostamenti umani. La loro storia è antica, gloriosa e cruenta, ma oggi le tecniche si sono affinate fino a rendere lo scavo simile a un’operazione in endoscopia.
La nuova galleria Vedeggio-Cassarate, che collega l’area dello
stadio di Lugano con l’autostrada Milano-Zurigo, ha già innescato una forte trasformazione urbanistica dell’area, che diventerà la nuova porta di ingresso alla città da Nord.
Nell’attesa di un completamento delle opere di raccordo con la viabilità esistente, l’ingresso e uscita della galleria sul lato di Cassarate aveva bisogno di una sistemazione temporanea che ne schermasse le opere strutturali in attesa della seconda fase realizzativa e le armonizzasse con il paesaggio circostante.
Un’idea semplice, quella dell’iterazione di una serie di pali di legno di abete a sezione rettangolare di diversa lunghezza, è resa complessa dalle potenzialità di controllo della forma oggi possibili attraverso i programmi di progettazione parametrica.
Una “superficie rigata” (la definizione geometrica di una superficie curva ottenuta attraverso sezioni rettilinee che ruotano nello spazio) si muove in rapporto con i vincoli orografici e con la visione cinematica degli automobilisti. Un grande “paravento” sinuoso che raggiunge l’altezza di 10 metri e che passa da un andamento concavo a uno convesso, talvolta permeabile allo sguardo e talvolta opaco a seconda dei punti di vista, costruisce una sorta di “scultura ambientale” che identifica l’ingresso in città. Un parterre di ciottoli bianchi nasconde l’incastro dei pali infissi nel terreno, facendone sparire ogni dettaglio strutturale per far posto alla percezione pura del movimento e del gioco di luce al variare delle ore e stagioni.
Cino Zucchi Architetti, che qualche anno fa aveva vinto in team con Federico Oliva Associati, Land e il gruppo Class il concorso per il piano urbanistico per il Nuovo Quartiere Cornaredo, ha curato il progetto architettonico di questo elemento lungo circa 230 metri, mentre il progetto esecutivo e la consulenza strutturale è dello Studio d'ingegneria Mauri & Banci SA con la supervisione del Dipartimento del Territorio del Canton Ticino (Divisione costruzioni). Il grande paravento di legno diventa così un piccolo ma significativo segno delle trasformazioni future che faranno di quest’area la nuova porta di Lugano da Nord.