STADIO OLIMPICO - TOKYO 2020
progetto finalista
DGT ha partecipato al concorso internazionale per la progettazione dello stadio olimpico per Tokyo 2020 con altri 46 celebri architetti di tutto il mondo, e il progetto di DORELL.GHOTMEH.TANE / ARCHITECTS è stato selezionato tra i finalisti.
“Dobbiamo creare un luogo che serva da simbolo di speranza e illumini il futuro dell’umanità”. La competizione internazionale per il nuovo stadio in Giappone si è aperta con quest’affermazione dell’architetto giapponese e presidente della giuria Tadao ANDO, nell’estate del 2012. Il concorso riguardava il progetto di quello che sarà lo stadio principale per i Giochi Olimpici di Tokyo del 2020, ed è stato indetto nell’obiettivo di dare spazio all’innovazione e
lanciare un nuovo modello di stadio a livello mondiale.
In passato, lo stadio era costruito scavando il terreno per creare una topografia in grado di accogliere un gran numero di persone. Oggi, lo stadio è diventato un’espressione delle moderne tecnologie, una sorta di UFO o entità estranea che inevitabilmente è esiliata ai margini della città, a causa del pesante impatto sull’area circostante. A Tokyo, invece, lo stadio sarà costruito nel centro della città, e ciò richiede una nuova concezione del luogo come
spazio pubblico.
L’idea di DGT per realizzare quest’obiettivo è stata uno “STADIO KOFUN”, manifestazione della primitiva costruzione che si trova nel centro di Tokyo. Il KOFUN, la più grande costruzione della civiltà preistorica giapponese, avrebbe incontrato i Giochi Olimpici, il più grande evento mondiale contemporaneo, combinandosi con esso in un’unica architettura. Inoltre, era importante mantenere un legame con le origini del luogo: con il santuario dedicato all’imperatore Meiji e con la foresta Meijijingu-gaien del secolo scorso, che perse il suo spazio e il suo significato con la Seconda Guerra mondiale.
Questo progetto vuole far rinascere la memoria del luogo, creando una foresta che protegga il potere naturale del territorio.
Lo stadio può modificarsi a seconda dell’evento che accoglie, che si tratti delle Olimpiadi, di altre competizioni sportive o di spettacoli, e dispone di un tetto apribile per potersi adattare a qualsiasi condizione meteorologica.
Uno stadio sfrutta al massimo le sue risorse solo durante gli eventi principali: da qui la proposta di ripartire il surplus
energetico nella zona circostante tra un evento e l’altro. Inoltre, il materiale proveniente dalla demolizione dello stadio esistente diventerà parte della collina. L’acqua piovana sarà raccolta e utilizzata per innaffiare il parco e la
materia organica del tetto. Questo tetto, innanzitutto, rinfrescherà l’aria calda della città, creando un corridoio per le correnti naturali, ma permetterà anche di ricostruire il prato dello stadio con l’erba della copertura.
L’idea è quella di un rinnovo energetico naturale che sia in grado di creare uno scambio sostenibile tra ambiente naturale e innovazione tecnologica.
Creating a KOFUN in the centre of Tokyo.
KOFUN are the largest constructed monuments of Japanese ancient civilization. The Olympics themselves originated from ancient Greece and became the world's largest event in the 20th century, here we witness the cohesion of ancient and modern synthesis. In ancient times, the stadium was cut from the earth to create a topography where it became a place for people to gather. After modernisation, the stadium has become more and more about modern technology, to make a sort of UFO, non site specific icon, exiled to the outskirts of the city due to the large scale of its intervention.
However, today is the era of the environment. The next generation of stadiums must combine the strengths and benefits of both the natural and artificial environments together to create a place that is open for people and nature to gather again at the heart of the city.
After WWII Tokyo lost the meaning of the place in the forest of Meiji Jingu Gaien. In order to bring back culture as well as this forest, we aim to design the only stadium in the world where human and nature are found coexisting. KOFUN in their original form were found dedicated to "death", to cover darkness in ancient time, and the modern stadium is to compete very much "alive", to celebrate in light and to be one for all. Sport is an art of a moment in memories and connects the memory of the city to its place. Architecture is a place for people to be where all is accepted and where architecture is always present.