Loris era all’interno di un blocco di marmo estratto splendido a 1300 metri sul livello del mare, in una cava su una montagna a picco sul mare: questo marmo si chiama Arabescato Corchia e ora è un tavolo.
Barsi Marmi ha chiesto allo studio michbold di progettare un oggetto che rappresentasse l’impegno dell’azienda per la qualità del progetto oltre alla tradizionale alta qualità della materia prima.
Loris nasce dall’idea di disturbare la forma direttamente dall’interno, creando un prodotto che dimostri la latenza presente nel blocco di marmo stesso.
Partendo dal modulo esagonale (direttamente mutuato dalla griglia modulare che regola l’mmagine coordinata di Barsi Marmi) e dai sei triangoli equilateri che lo generano, michbold suggerisce un’alternativa al classico progetto decostruendo Loris e proponendone una successiva ricomposizione.
Loris è stato realizzato con macchine a controllo numerico, seguito e rifinito dalle mani di artigiani di Pietrasanta che concentrano secoli di esperienza nelle propri gesti.
Si torna all’approccio scultoreo del marmo:
il tavolo non è più la somma dei singoli componenti, Loris è la sottrazione precisa e progressiva dall’unicum della materia prima verso la lucida forma pensata.