Comfort Zone Uffici MKTG
Il progetto dei nuovi uffici MKTG Comfort Zone nasce da un'idea di base, il riuso di vetrate da magazzino dismesse che diventa tema compositivo.
Le vetrate, per le quali è stata prevista la sola pulitura e il fissaggio della ruggine, diventano elemento che fraziona lo spazio e allo stesso tempo consente uno sguardo attraverso; la trasparenza permette inoltre di sfruttare l’apporto luminoso della luce naturale in ingresso negli ambienti e di diffonderla.
L'utilizzo di due differenti texture di infisso va a caratterizzare rispettivamente gli uffici e gli spazi comuni. La texture è valorizzata dalla scelta di alternare vetri trasparenti e satinati che modificano la percezione della luce naturale.
Il disegno degli spazi ottimizza i moduli di vetrata trovati; le differenze in altezza e lunghezza sono compensate da fasce in legno di abete tinto.
L’impianto elettrico, lasciato a vista e realizzato con tubi di ferro curvato, diventa elemento che disegna la superficie del soffitto.
Gli arredi, disegnati su misura, sono integrati con l'inserimento di pezzi di design e complementi di recupero industriale.
Elisa Spada e Filippo Ziveri architetti cominciano a collaborare nel 2009 orientando la loro ricerca architettonica sul tema del recupero di materiali dismessi che diventano tema compositivo e motore del progetto.