Museo Nazionale dell’Afganistan
Il nuovo museo si inserisce nell'orizzonte afgano senza entrarvi in conflitto; vuole ricucire il rapporto tra il nuovo, l’antico e il paesaggio.
Abbiamo progettato un museo orizzontale, pensato dall’interno, uno spazio che può essere considerato e usato come una grande unica galleria o suddiviso in piccoli ambienti autonomi; l'involucro esterno racchiude questa complessità lasciandola intravedere dal portico della facciata sul giardino e dai lucernari in copertura.
Il museo si sviluppa interamente su un unico livello all'interno di una griglia quadrata regolare, formata da due sistemi di muri perpendicolari tra loro: muri in mattoni tagliati da forme geometriche semplici e pareti attrezzate che ospitano gli spazi per l’esposizione divenendo loro stesse supporto espositivo. In queste pareti sono incassate delle teche che formano uno spazio espositivo continuo.
Oltre che in un rapporto spaziale e visivo, i materiali possono entrare in gioco nell’esposizione anche per le sensazioni tattili che vanno a suggerire e soprattutto quando vengono utilizzati per accedere all’opera.
Il contenitore si fonde con l’oggetto dell’esposizione nel momento stesso in cui viene attraversato, spostato, aperto per poter accedere al contenuto. In questo modo entrano nuovamente in gioco le azioni compiute dal visitatore che per poter affrontare il percorso espositivo deve mettersi in gioco in prima persona attraverso delle operazioni pratiche, che come una fonte di energia “accendono”la mostra.
Le pareti realizzate interamente in mattoni di terra cotta fatti a mano, diventano la sintesi della storia millenaria del paese che si relaziona con gli oggetti e i tesori esposti.
Le stanze prendono luce dai lucernari in copertura; le stanze sono così illuminate dalla luce naturale, controllata attraverso sistemi di oscuramento e comunque mai diretta sulle opere.
La luce naturale combinata con il sistema strutturale definisce una matrice spaziale che gioca sulla reinterpretazione degli elementi base dell’architettura islamica: uno spazio non decorato e continuo che definisce se stesso attraverso la sua astrazione