Casa Privata MDC
Il progetto di Gianni Veneziano e Luciana Di Virgilio dello studio V+T prevede l’eccezionale restauro di tre livelli di un edificio storico del 1850 circa, situato a Molfetta appena fuori alla zona del centro storico, in una aerea sviluppatasi nel ‘700 chiamata “camere nuove” a ridosso del porto o meglio dei cantieri navali del porto di Molfetta in provincia di Bari.
Lo spazio originario presentava una disposizione di tipo tradizionale con il classico “corridoio” che disimpegnava le stanze, il nuovo intervento architettonico reinterpreta gli spazi dandogli una nuova funzione in relazione ai bisogni del vivere contemporaneo.
Il percorso architettonico si sviluppa su tre livelli:
PIANO 0 comprende zona living in comunicazione con la zona cucina, bagno, lavanderia;
PIANO +1 con le due camere da letto e bagno;
PIANO -1 zona living, spa (vasca idromassaggio, bagno turco, doccia emozionale,bagno).
Entrando nell’appartamento si avverte una sensazione unica di “equilibrio del quotidiano” , sembra che l’architettura ricerca la semplicità formale e si fonde con la storia che le pareti di pietra hanno accumulato negli anni, con i materiali e gli arredi, ricreando un “perimetro creativo” isolato dalla routine e a tratti anche dalla realtà.
I materiali predominanti sono il cemento lasciato a vista nelle due scale in cemento armato gettate in opera per la fruibilità dei tre livelli, il mosaico digitale che rappresenta dei fantastici disegni e acquerelli di Gianni Veneziano elaborati graficamente e letteralmente “spalmati” sulle superfici per un totale di 250mq tra pareti dislocate nei vari ambienti e in prevalenza la zona Spa; e poi ancora i vetri, i legni nelle finiture del rovere sbiancato per i pavimenti e per gli arredi disegnati su misura tra cui anche il blocco cucina che invece è stato definito in legno laccato perché concepito come un elemento totalmente in fusione con l’architettura. In ultimo ma sicuramente molto forte come presenza è la pietra messa a nudo a masso con lavorazione tipica locale su alcune pareti, e le volte in tufo del livello inferiore.
Attenta la scelta, del complesso impianto illuminotecnico/domotico che comprende corpi luce “best seller” di alcune aziende tra cui Viabizzuno, Artemide, Danese, Flos, Ingo Maurer, e degli arredi, che quando non assolvono a una funzione tecnica diventano estremamente connotativi come la “Proust” di Mendini per Cappellini, la “Wiggle Side Chair” di Frank Gehry per Vitra.