In concomitanza con l'evento in Palazzo Giureconsulti e in linea con il tema del Welfare declinato per l'occasione in senso "green", la proposta progettuale è andata a individuare in Piazza Affari, luogo di un'urbanità di passaggio ed emblema del destino di numerose piazze relegate alla funzione degradante di parcheggio, il fulcro ideale per l'impianto di un giardino temporaneo che potesse, almeno per breve tempo, cambiare le sorti di uno spazio così interessante per Milano.
L'intervento ha lo scopo di mostrare come sia possibile attraverso l'utilizzo di pochi ma essenziali elementi, punti di sosta e vegetazione, trasformare una piazza non vissuta in un potenziale spazio aggregativo che possa ospitare la più svariata gamma di utenze possibili.
Per chi vuole fare una pausa pranzo diversa, per chi ha la necessità di sostare o di riposare, per chi si vuole godere un momento di verde nel grigio della città.
Il disegno di progetto si lega ai temi della mostra riprendendo lo schema grafico del labirinto, utilizzato nella campagna pubblicitaria di promozione della GNP e che richiama da una parte la difficoltà di intraprendere un percorso e dall'altra offre la possibilità di trovare la propria "via".
Il messaggio del progetto è chiaro: restituire gli spazi pubblici urbani alle persone attraverso una filosofia improntata all'ecosostenibilità e al riuso di materiali.