Appartamento D
All’interno di un borgo medioevale l’intervento di ricupero e ristrutturazione residenziale è l’esplorazione di scorci e la ricerca di spazi carichi di esperienze. L’appartamento è sito al quarto ed ultimo piano di un condominio popolare d’epoca, caratterizzato da una accessibilità tortuosa e quasi segreta ai sui appartamenti. Questa condizione, il punto di ispirazione al progetto, è stato riportato all’interno dello spazio abitativo, riproponendo suddivisioni interne rispecchianti la tipologia architettonica dell’edificio.
La superficie totale è di 60mq articolata da nicchie, risalite, zone pubblicamente private e spazi aperti. L’intervento prevede oltre alla rivisitazione dell’appartamento, un ricupero di una intercapedine nel sottotetto ed una modifica del disegno dello stesso tetto con la formazione di un piccolo terrazzo panoramico.
Punto focale è la ricerca di spazi in cui ci fosse la percezione di apparente riservatezza, continui scambi tra l’esterno ed interno e scorci visivi tra gli stessi ambienti. Si è pensato ad un percorso immaginario che partisse dal fronte strada pubblico ed attraverso una serie di stretti tunnel, cortiletti e scale arrivasse inaspettatamente sul tetto. La sorpresa prende forma con la apertura spaziale dominata dalla catena montuosa prealpina e l’esperienza di osservare la città alta da un punto privilegiato.
Come un nido appoggiato sul tetto, uno dei dettagli caratterizzanti dell’intervento è la struttura “mobile” del terrazzo panoramico. Realizzata in metallo e legno vuole comunicare leggerezza, riservatezza e luogo di rigenerazione. La struttura metallica, oltre a funzionare da balaustra supporta una costruzione secondaria in legno che con continuità delinea una pedana ed una seduta aggettante sui tetti.
In generale si è adottato un linguaggio pulito, leggero e moderno con dettagli semplici ed allo stesso tempo caratterizzanti. A livello di finiture si è scelto di utilizzare materiali naturali, dove possibile, e riutilizzare strutture esistenti sul posto a restituire pillole del ricordo storico di ciò che era.
Le pareti sono sempre chiare ed enfatizzano la luminosità dell’appartamento che per contrasto conclude il cupo percorso dal fronte strada. Le pavimentazioni sono quasi nella loro totalità di un legno chiaro trattati con finitura naturale ad acqua con posa di tipologia industriale. Dove prevista, la posa dei rivestimenti in ceramiche o pietre sintetiche è a correre e liberamente irregolare a confermare il senso di naturalità dei locali. La verticalità rafforza il concetto di continuità degli spazi nella risalita al punto più alto dell’edificio.
Tutti gli accorgimenti bioclimatici sono stati applicati attraverso continui compromessi tra un involucro datato e l’uso di tecniche e materiali moderni di coibentazione e ventilazione incrociata dei locali. Attraverso il disegno dell’abbaino, che cattura le fresche brezze provenienti dalle montagne, si è evitata l’istallazione di un impianto raffrescante.