Il progetto propone una rivisitazione della forma classica dei bivacchi d’alta quota costruiti nel secolo scorso, ormai fissata nella memoria collettiva, rispettandone materiali e proporzioni, pur tuttavia proponendo funzioni nuove che completino l’edificio.
Il tema nello specifico è la costruzione di un unico e compatto oggetto ligneo dalle dimensioni sufficienti per ospitare attività di ristoro e di permanenza.
Spesso il bivacco tradizionale, per la ridotta capacità, non è in grado di offrire molto più che un luogo dove dormire, in questo caso si è cercato di far convergere più ambienti comprimendoli assieme il più possibile, nella prospettiva di trovare l’essenza di un’abitazione ridotta ai minimi termini.
Lo spazio della micro-architettura si suddivide sostanzialmente in tre parti.
Una d'ingresso, minuta, che funge da filtro tra interno ed esterno (1), nella quale si trova anche il vano di servizio; una parte centrale (2), cuore del bivacco aperto sul paesaggio, contenente la zona pranzo, diversi ripostigli ed uno spazio per la preparazione del cibo; infine come ultima stanza la parte più chiusa e protetta destinata alla zona notte (3).