ABITARE MINIMO
una ricerca sull'essenzialità dell'abitare
La mostra Abitare Minimo ha lo scopo di portare il visitatore ad un'esperienza dell'abitare su piccola scala dal punto di vista fisico-sensoriale, spaziale e materico.
Per questo il progetto dell’allestimento non vuole differenziare gli ambiti che la ricerca curatoriale ha distinto, ma unirli in un'unica atmosfera, senza soluzione di continuità.
Lo spazio quindi non si distingue in sezioni separate ma è un continuum spaziale e narrativo che vuole raccogliere, e mostrare, la ricerca e l’eterogeneità delle esperienze che l’architettura a scala minima rappresenta.
Il contenitore è quindi inteso come un taccuino di viaggio su cui vengono annotati immagini, progetti, modelli, video, disegni, materiali, attrezzi che sono stati raccolti durante 10 anni di ricerca.
Perno di questa unione è il bancone realizzato in assi da cantiere re-ciclabili, una sorta di piano da lavoro lungo trentadue metri su cui poggiano differenti materiali: pubblicazioni, maquette, riviste, attrezzi, ma anche campioni fisici in scala.
A compendio la parete corrispondente è scandita da immagini stampate su legno che restituiscono lo spirito della piccola scala: una costellazione di esempi, di declinazioni, che riportano al senso di piccole architetture pensate con il luogo e per il luogo.
Il percorso inizia con la citazione di Giovanni Michelucci, tratta da “la capanna dell’angelo” che riassume il senso dell'intera mostra aprendo il visitatore ad un'interpretazione tenuta viva da altri richiami letterari “messi in mostra” attraverso le narrazioni visive dell'artista Josè Barrias.
Le sezioni grafiche in scala 1:1 rappresentano alcune opere di architetture minime legate ad importanti esponenti del movimento moderno come Ralph Erskine, Le Corbusier, Jean Prouvè, Mies van der Rohe e Sigurd Lewerentz e vogliono descrivere la dimensione reale dell'abitare minimo.
La parte centrale dello spazio espositivo accoglie i differenti studi internazionali invitati esponendo progetti di Gruppo A12, Josè Adriao, 403Architects, Tham&Videgard, Tyin Teniestue, ArchitectSTM, Alzata Architetti, Oskar Leo Kaufmann, A1 Architects.
Casse da trasporto reciclate e reciclabili fungono da supporti ai materiali grafici, fotografici e tridimensionali.
Completano il percorso un'installazione chiamata “Paguro2” realizzata in occasione dell'ultimo Salone del Mobile e rimontata da un gruppo della Nuova Accademia Belle Arti - Naba di Milano coordinata da Luca Poncellini e i progetti finalisti del concorso "Abitare minimo nelle Alpi" organizzato con il Distretto culturale della Val Camonica e il Parco dell'Adamello.