abitare minimo nelle alpi
distretto culturale di valle camonica e parco dell’adamello
l’idea nasce da un’analisi funzionale e sociale del bivacco come temporaneo luogo di riparo per amanti della montagna che interpretano la loro passione come costante ricerca dell’altitudine spingendosi sempre più in alto alla ricerca della vetta e del dominio di essa. la perenne sfida tra uomo e natura.
il nostro progetto parte dal presupposto di staccarci da terra, offrendo agli escursionisti un luogo che non si limita alla sola funzione di riparo ma che cerca di offrire “alti” punti di vista da uno spazio insolito e intimo che vive del costante rapporto tra esterno ed interno trasformando l’edificio in vero landmark all’interno del paesaggio alpino.
l’idea quindi di creare un edificio che domini il paesaggio elevandosi in altezza, dove la forma è generata dalla definizione dello spazio minimo per dormire. il volume centrale che si viene a creare viene trattato come vuoto, cioè come elemento di connessione dei vari livelli. ogni livello genera un rapporto differente con il vuoto del nucleo centrale; lo spazio si deforma a favore delle varie funzioni ospitate generando delle estrusioni.
la distribuzione interna rispecchia le funzioni minime offerte dal bivacco: al livello terra troviamo un ingresso dove si possono riporre scarponi e materiale tecnico, una zona ristoro con angolo cottura, un bagno con servizi essenziali dotato di wc, lavandino ed una piccola doccia che permette di rinfrescarsi. da questo primo ambiente, tramite una scala a pioli, si sale alle zone notte ai piani superiori. qui troviamo due livelli con letti caratterizzati da grandi affacci verso l’esterno, incastrati come piccoli nidi sul paesaggio; sopra e sotto i letti si trovano degli appostiti vani dove è possibile riporre gli zaini.
i materiali si rifanno alla tradizione alpina ed a principi di economicità e funzionalità. l’involucro esterno è completamente rivestito con doghe in legno leggermente distanziate a creare un piccolo scuretto seguendo la geometria e la forma dell’edificio per accrescerne al dinamicità. l’interno è realizzato completamente con pannelli osb. unica eccezione il volume d’ingresso e bagno rivestito con lastre di acciaio per renderlo maggiormente salubre. la parete contiene il pacchetto che è costituito da un doppio strato di isolante ed una piccola camera d’aria. i serramenti in acciaio si contrappongono alla tradizione garantendo però un’ottima resistenza agli agenti atmosferici.
la struttura è realizzata con travi in acciaio che garantiscono la possibilità di avere sezioni ridotte. lo schema è caratterizzato da un classico telaio con controventature che evitano le torsioni nei punti maggiormente sollecitati. l’attacco a terra è realizzato con piccoli plinti in cemento armato infilati nel terreno, integrati da una piattaforma sormontata da lastre in cemento armato che garantisce la stabilità e la controbilanciatura alle forze orizzontali dovute al vento.
l’edificio sarà realizzato in quattro blocchi, trasportato con elicottero e successivamente sovrapposto e fissato uno sull’altro garantendo grande facilità di posa come descritto dallo schema riportato nelle tavole con il relativo dettaglio del giunto di connessione.
l’edificio risponde ad adeguati valori di risparmio energetico: oltre ad un involucro con 12 cm di isolante, grazie alla sua forma verticale, possiede un sistema di termoregolazione naturale generato dall’effetto camino che permette di regolare temperature e flussi d’aria interni. l’utilizzo di un gel di silicio amorfo all’interno del vetro crea un innovativo ed economico pannello fotovoltaico che genera circa 300 w/mq. è previsto altresì il recupero delle acque meteoriche. il wc è dotato di bagno chimico che occasionalmente dovrà essere svuotato ma che garantisce maggiore igienicità ed evita dispersioni nel suolo.