Abitare minimo nelle Alpi
Il progetto prende corpo, definisce le sue dimensioni e l’organizzazione dei suoi spazi in funzione delle attività che caratterizzano la vita all’interno di un bivacco alpino. Sistemare lo zaino, riporre la borraccia e la frontale; cucinare, leggere, parlare e dormire; pulire e stendere gli abiti o il materiale bagnato; piegare le coperte. Queste sono le azioni che abbiamo posto al centro della nostra progettazione, facendo in modo che ad ognuna di esse potesse essere associata un’elevata qualità spaziale e una localizzazione precisa e facilmente riconoscibile all’interno dei pochi metri quadrati che contraddistinguono la costruzione. Il progetto di sviluppa in un unico spazio, ad un piano, senza inutili filtri, la cui continuità è sottolineata dall’utilizzo, per la sua realizzazione, di un solo materiale: il legno.
Il bivacco può ospitare fino a otto persone contemporaneamente, offrendo loro una possibilità di ricovero e di alloggio temporaneo. La temporaneità, che sta alla base del rapporto tra l’escursionista/alpinista e la montagna non trova riscontro nella solidità che qualifica il progetto degli arredi. A soluzioni mobili o trasformabili, abbiamo preferito elementi fissi, evitando l’uso di letti, tavoli o panche smontabili o reclinabili.
Si è scelto di privilegiare la resistenza al tempo e all'usura, guidati dalla convinzione che nella progettazione di un bivacco alpino sia più importante concentrarsi sull'analisi e sulla definizione dei dettagli che ne fanno lo spazio, piuttosto che sulle soluzioni che lo trasformano.