Hospital de Sant Joan Despi Doctor Moisès Broggi
L’ospedale di Sant Joan Despí Doctor Moisès Broggi è un edificio di nuova costruzione, in grado di ospitare 322 posti letto e destinato a servire una popolazione di circa 300.00 abitanti nella regione catalana del Baix Llobregat, in Spagna.
L’organizzazione all’interno del lotto deriva dagli accessi, dall’orientamento solare e dalla topografia. L’adattamento al luogo, i vincoli di accesso e le caratteristiche del paesaggio circostante influenzano soluzione progettuale.
L’ingresso principale è situato alla quota più alta, all’estremo sud-ovest del lotto. Da qui è possibile raggiungere la zona ambulatoriale, dotata di un accesso indipendente – in diretta comunicazione con i trasporti pubblici - nella zona nord. Perseguendo l’idea di differenziare gli accessi all’edificio a seconda della funzioni interne svolte, l’ingresso al pronto soccorso si ubica all’estremo nord-est del lotto, ad un livello inferiore rispetto all’ingresso principale. La zona est è invece destinata alla baia di carico e scarico merci. Antistante l’edificio un parcheggio di circa 717 posti auto accoglie gli utenti della struttura sanitaria. L’immagine dell’Ospedale è quella di un edificio di facile accessibilità, senza barriere e perfettamente integrato nel luogo.
Da un punto di vista architettonico si è scelto un edificio compatto, cercando di dare soluzioni tecniche e funzionali ai seguenti concetti:
Divisione netta dei percorsi interni.
Percorsi sanitari e percorsi per visitatori si differenziano nettamente, senza interferire l’uno con l’altro. La linearità planimetrica la continua relazione visiva con l’esterno facilitano l’orientamento dell’utente. Per evitare la movimentazione di letti e barelle al piano terra, definita come la pianta di ingresso, si è deciso dedicare la pianta interrata alle attività assistenziali. La divisione degli ingressi facilita il buon funzionamento delle attività sanitarie, distinguendo in modo funzionale quelle ambulatoriali quelle più strettamente ospedaliere.Unità di degenza.
Le unità di degenza (quattro al primo piano, tre al secondo e terzo) sono state disegnate a forma di L, con le stanze accostate orientate a sud e verso il nuovo parco; gli ambienti di supporto sono posizionati in maniera lineare e continua, evitando di isolare le unità di degenza fra di loro e permettendo fluidità di movimento al personale sanitario.
3.Area ambulatoriale.
L’aria ambulatoriale si differenzia da quella a maggiore intensità di cura per garantire un migliore funzionamento dell’ospedale nel suo complesso. Sono stati adottati moduli strutturali di maggiore
ampiezza per adattarsi ad un funzionamento orario differenziato e si è potenziata l’illuminazione naturale attraverso l’uso della luce zenitale, senza necessità di formare corti interne e interrompere la linearità dell’edificio compatto, a vantaggio del costo di esercizio.
Volume edificato.
Si è ricercato un equilibrio fra la ricerca di un edificio dotato di ampio respiro e la volontà di dedicare una porzione importante di superficie al verde. La riduzione al minimo dei percorsi interni rende l’impianto dell’ospedale estremamente razionale.
L’edificio è compatto e si interra in buona parte nel terreno, ottenendo una impronta urbana discreta, nonostante il grande volume edificato. Una serie di corti permettono di illuminare con luce naturale la maggior parte degli ambienti interni.Sostenibilità.
L’edificio normalizza il concetto di sostenibilità, perché lo incorpora fin dai primi passi progettuali: la continua e costante ricerca di un organismo capace di con un grande risparmio energetico, sia attraverso l’architettura (edificio chiuso a nord e aperto a sud, con controllo dell’irraggiamento attraverso l’uso di frangisole e il disegno strategico delle facciate), che attraverso l’uso di impianti specifici quali pannelli fotovoltaici e sistemi di riutilizzo delle acque pluviali.