Gymnopedie No.1
La realizzazione di un edificio pubblico in un quartiere di nuova edificazione richiede la volontà di rappresentare la presenza dellistituzione nella città. Una scuola, inoltre evoca lattività archetipica dellinsegnare e contemporaneamente rappresenta il nodo di una rete di funzioni educative, istituzionali e no, comunque pubbliche e di pertinenza della comunità.
Questo complesso scolastico rende manifesta la duplice finalità del programma tramite lindividuazione di tre volumi distinti, pensati come blocchi lapidei scavati:il primo contiene le funzioni pubbliche (utilizzabili anche dai cittadini): la palestra, lauditorium, la sala musica, con carattere di forte visibilità, il secondo costituito dal campo sportivo scoperto e dal percorso e i locali tecnici sottostanti, il terzo destinato agli spazi per la didattica, con carattere di introspezione e raccoglimento.
La scuola si inserisce nel sistema di edifici pubblici situati lungo il viale principale (la chiesa, la scuola elementare, la scuola materna), in posizione leggermente arretrata e sopra un basamento sul quale si trova una grande copertura sostenuta da quattro appoggi e da un muro di spina centrale, che definisce lo spazio daccesso allorganismo scolastico e dal quale si accede allauditorium ed è visibile la palestra situata ad un a quota inferiore.
Il corpo della didattica raccoglie gli spazi comuni degli studenti intorno a uno spazio vuoto, il chiostro, con forte valore evocativo. Esternamente sono collocate le aule caratterizzate da una doppia illuminazione e aerazione, infatti oltre alle finestre sullesterno hanno una fonte di luce, più astratta e diafana, captata in copertura da setti di colore chiaro.
Un percorso rettilineo attraversa lintero edificio collegando il podio con il parco attraverso una sequenza di spazi: la palestra, lauditorium, il cortile con lo specchio dacqua, il chiostro, e le aule speciali, utilizzabili anche per le attività di quartiere.
I volumi sono impostati a quote digradanti, secondo la morfologia del terreno, così da stabilire un rapporto di continuità con gli spazi esterni afferenti alle funzioni principali.