Biblioteca e aule speciali della scuola media Lombardi a Bari
Se ogni libro è una finestra aperta sul mondo, e, come scriveva Munari, la creatività nasce sul terreno fertile della conoscenza, lo spazio della biblioteca diventa allora il luogo della presa di coscienza del limite che separa l'esperienza individuale da quella collettiva che si costruisce nella cultura, si materializza come elemento di mediazione tra interno ed esterno, tra sapere e creatività, contaminando reale e immaginario, spazio esterno dell'esperienza e spazio interno della conoscenza.
Obiettivi
L'estensione della Scuola Media Lombardi nel quartiere S. Paolo a Bari prevede la realizzazione di una biblioteca ed alcune aule speciali da dedicare ad attività quali ad esempio corsi di musica, cucina, ceramica, computer. L'edificio è pensato in diretto collegamento e prosecuzione degli spazi interni della scuola esistente, ma anche come entità autonoma ed accessibile separatamente anche durante gli orari di chiusura della scuola, in modo da poter diventare uno luogo di attività culturale per tutto il quartiere.
Il progetto si fonda su due scelte fondamentali:
- fare della biblioteca lo spazio centrale di questa espansione, racchiudendo lo spazio della sala di lettura con una libreria continua a doppia altezza, all'interno della quale, tra i libri, si apriranno le finestre sull'esterno, sulle quali potranno essere collocate lettere o simboli per costruire una sorta di indice tridimensionale.
- coinvolgere le capacità creative della scuola nella realizzazione di un monumento collettivo, attraverso un processo partecipato per il disegno della pelle esterna dell'edificio, un macromosaico da realizzarsi con piastrelle ceramiche 20x20 cm, a partire da un'immagine scelta in un concorso aperto agli alunni.
Il laboratorio
Il 4 e il 5 maggio 2007 dieci studenti, selezionati attraverso il concorso "Disegna la tua facciata", sono stati coinvolti nel laboratorio per il mosaico della facciata della biblioteca. Simone Muscolino, architetto, videomaker e fotografo dell'Interaction Design Lab, ha guidato insieme con i progettisti gli studenti in una esplorazione fotografica di alcuni luoghi della città, alla ricerca di temi ed immagini da trasformare in mosaico. Linea guida del laboratorio è l'educazione allo sguardo, la fotografia come strumento di osservazione e trasfigurazione della realtà. Il mercato del pesce e della frutta è diventato così il fulcro di tale esplorazione al mattino, dove gli studenti hanno colto dettagli, quadri d'insieme, tracce.
Nel pomeriggio i ragazzi sono stati invece gli attori di una sessione di ritratti collettivi, in cui a turno hanno giocato ad esibirisi davanti agli altri amici.
Una prima selezione delle immagini fatta insieme agli studenti è stata l'occasione per stimolare una capacità critica, così come l'elaborazione istantanea delle stesse per farne un mosaico è stata l'occasione di spiegare alcuni concetti chiave del trattamento digitale delle immagini.
Tra i risultati delle elaborazioni presentati il giorno successivo, il montaggio dei ritratti degli studenti è stata individuata con consenso unanime come l'immagine capace di rappresentare con immediatezza e vitalità la scuola ed i suoi studenti; ci piace immaginare quei ragazzi, tra trent'anni, davanti alla "loro" scuola.