Primo premio concorso “Basamenti”
Piazza Matteotti | Genova |ottobre 2011
Da sempre il gioco rappresenta uno strumento
fondamentale per la conoscenza e la conquista
dello spazio urbano da parte del bambino: il
cortile e il quartiere, il marciapiede e la piazza
principale diventano luoghi conosciuti e rassicuranti
attraverso partite a calcio e canestri improvvisati:
il carattere pubblico della città, il suo essere teatro
di relazioni complesse e variegate entra dunque in
contatto per la prima volta con l’esperienza umana
proprio per mezzo delle attività ludiche. Eppure la
città contemporanea pare aver perso la capacità
di accogliere al proprio interno le scorribande di
bambini e adolescenti, i centri storici diventano di
giorno in giorno più freddi, asettici, ordinati, puliti
trasformandosi in musei - o centri commerciali,
nell’ipotesi peggiore – all’aperto, dove le grida e le
corse dei bambini disturbano, creano confusione,
rumore e fastidio.
Rifiutando il gioco la città perde un fattore
fondamentale di dinamicità e vitalità, con un
danno che non è solo sociale ma che possiamo
considerare estetico a pieno titolo.
“PLAY - Prendi la palla al balzo” prende le
mosse da tali considerazioni e dalle opportunità
simboliche che offrono i basamenti di piazza
Matteotti: collocare uno strumento di gioco su un
piedistallo significa, seppur temporaneamente,
seppur con ironia, farne un monumento; vuol
dire restituire all’attività ludica il ruolo che essa
dovrebbe ricoprire nello spazio urbano, richiamarne
l’importanza sociale ed estetica, riservarle un luogo
privilegiato proprio laddove la città rischia di farsi
riserva per turisti, vetrina luccicante e senza vita.
Due grandi cilindri trasparenti, riempiti di centinaia
di palloni colorati, vengono collocati sulla coppia di
basamenti: presenze fisiche inaspettate, fresche,
variopinte che si staccano dal rigore classico della
facciata di Palazzo Ducale, funzionano come veri e
propri distributori che si trasformano con il tempo
svuotandosi di colore e lasciando apparire una
struttura asciutta e lineare.
PLAY è gesto artistico e servizio pubblico,
monumento e strumento, estetica e funzione.