Plesso scolastico unico a Mareno di Piave
La proposta progettuale è stata elaborata secondo due criteri fondamentali: la valorizzazione dell'edificio scolastico esistente e l'attenzione agli aspetti di funzionamento bioclimatico del sistema edifici-impianti.
Da una lato la presenza di un intorno urbano scarsamente caratterizzato sotto un profilo architettonico e privo di emergenze pubbliche significative ha suggerito di potenziare e valorizzare al massimo la presenza dell'edificio scolastico esistente, cercando di fare del nuovo plesso l'occasione per offrire alla città un nuovo spazio pubblico significativo.
Dall'altro lato la funzione educativa degli edifici da progettare ha suggerito e reso particolarmente appetibile l'utilizzo di un'architettura visibilmente sensibile agli aspetti ecologici e naturali. In questo modo, infatti, è possibile educare gli studenti ai valori di ecologia e rispetto dell'ambiente proprio a partire dall'ambiente fisico nel quale si trovano ogni giorno: un edificio attento all'ambiente che lo circonda.
IL PRIMO STRALCIO
Il primo stralcio prevede il completamento planimetrico dell'edificio esistente: si propone la costruzione di una stecca di due piani collocata come quarto braccio a chiusura della “C” esistente. L'ampliamento va così a configurare con l'edificio esistente un complesso organico, che fa del cortile interno il proprio perno centrale e si rivolge alla città con un volto rinnovato, attraverso la creazione di una nuova piazza pubblica sulla quale viene ricollocato l'ingresso alla scuola. Dalla piazza si accede all'ampio atrio vetrato, che può essere utilizzato come spazio polifunzionale per mostre o adunanze e, senza soluzione di continuità, introduce al patio interno alberato. Il cortile - attualmente caratterizzato da scarsa qualità architettonica – viene così riqualificato quanto a pavimentazione ed arredi, e va a costituire un ambito privilegiato per la ricreazione: da semplice elemento distributivo, esso diventa il vero cuore dell'intero edificio. Su di esso affacciano le nuove aule, collocate a piano primo, ed orientate in maniera tale da godere del massimo apporto solare possibile: il corridoio di servizio viene infatti collocato a nord-ovest, mentre le aule accolgono la luce e il calore del sole da sud ovest d'inverno e se ne proteggono in estate mediante un sistema di ombreggiatura naturale (piante a foglie caduche nel patio) e architettonica (sistema di lamelle e tende mobili). Uno stacco vetrato tra l'edificio esistente ed il nuovo consente di collocare i nuovi elementi di risalita (scale e ascensori) e insieme facilita la lettura del cambio di linguaggio architettonico tra le due parti. Il nuovo atrio è collegato ai corridoi esistenti sia a piano terra che a piano primo mediante la ricollocazione di alcuni servizi igienici esistenti.
In prima fase è prevista anche la realizzazione di locali tecnici per i sistemi impiantistici adeguati alla configurazione finale dell'intero plesso, che vengono collocati in un corpo a sé stante ma allineato, sia come posizionamento che come linguaggio architettonico, con il nuovo edificio, e in posizione baricentrica rispetto alla configurazione finale del plesso scolastico.
IL SECONDO STRALCIO
Il secondo stralcio prevede la realizzazione di un nuovo edificio per la scuola elementare, posizionato sul lotto secondo un orientamento nord-sud e collocato a distanza tale da non ricevere l'ombra dell'edificio realizzato in prima fase.
La diversità di orientamento tra la stecca realizzata nel primo stralcio con la successiva definisce verso via Cavalieri di Vittorio Veneto un ambito pubblico di forma accogliente e protetto dal traffico veicolare : la piazza costruita in prima fase si completa ed offre un ambito unitario e riconoscibile di accesso al nuovo plesso scolastico, nel quale vengono smistati gli accessi alla scuola media da un lato ed elementare dall'altro. La chiusura della piazza, e insieme il collegamento fisico tra i due edifici, è costituito dal volume della mensa, di uso comune ad elementari e medie e accessibile da entrambi gli atri. Un'ampia copertura ne segue l'andamento, offrendo uno spazio pubblico coperto per l'ingresso e l'uscita dalle due scuole.
IL TERZO STRALCIO
Il terzo stralcio prevede la realizzazione di un'ulteriore stecca collocata nel lotto secondo i medesimi criteri della precedente: orientamento nord-sud e assenza di reciproco ombreggiamento.
I due corpi sono tra loro collegati tramite un corridoio vetrato che da accesso anche alla nuova palestra per la scuola elementare, prevista in terza fase.
Ciascuno dei due nuovi edifici realizzati in seconda e terza fase è disposto su due piani; tutte le aule per attività normali sono esposte a sud e non sono mai ombreggiate da altri edifici, il che permette di utilizzare al massimo gli apporti solari gratuiti invernali. Sul lato nord invece sono collocati gli ambienti che non vengono utilizzati per tutto il monte-ore: laboratori, aule speciali, aula e biblioteca insegnanti. L'impostazione semplice e modulare delle due stecche e la tecnologia costruttiva adottata consentono di stabilire il numero esatto delle aule in relazione all'effettiva necessità al momento della realizzazione. In via preliminare si sono ipotizzate 11 aule in seconda fase e 14 aule in terza fase, ma questa ipotesi può facilmente essere riformulata sulla base delle disponibilità/esigenze dell'Ente banditore al momento della realizzazione.
IL QUARTO STRALCIO
Il quarto stralcio, riguardante la ristrutturazione della scuola media esistente, prevede il completamento della riorganizzazione funzionale attraverso la realizzazione di un nuovo spazio di biblioteca in luogo del vecchio atrio di ingresso su via Tariosa, ora dismesso, l'adeguamento alle normative vigenti per i servizi igienici, la ridefinizione del laboratorio di informatica al piano primo e, in presenza di disponibilità finanziarie, interventi sull'involucro atti a garantire una migliore integrazione con i nuovi impianti per una migliore prestazione energetica dell'edificio.
SPAZI APERTI
Il disegno degli spazi aperti prevede, oltre alla riqualificazione del patio della scuola media, la realizzazione di tre vaste aree tematiche. Il parco sportivo, a ridosso di via Tariosa, nelle vicinanze della palestra della scuola secondaria esistente, con la definizione di nuovi spazi per le attività atletiche (nuova pista di atletica, uno spazio per il salto in lungo, per il lancio del peso e per il salto in alto e un campo da basket); il parco ricreativo per la scuola elementare collocato tra le due stecche che la ospitano; il parco didattico, un'area ubicata nella parte nord del lotto, dove poter sperimentare un programma di educazione ambientale attraverso “laboratori verdi” quali l'orto sinergico, la serra didattica, l'area di compostaggio, le aiuole di biodiversità, il prato fiorito. Anche il disegno del verde deve parlare agli alunni dei criteri di rispetto dell'ambiente con i quali è concepito l'edificio scolastico.
ACCESSIBILITA', PERCORSI E PARCHEGGI
L'accesso principale al plesso scolastico avviene da via Cavalieri di Vittorio Veneto. La nuova piazza pubblica raccoglie e smista i flussi pedonali diretti alle scuole primaria o secondaria. All'estremo nord-ovest del lotto vengono collocati 58 parcheggi pubblici dai quali si accede alla piazza e da lì ai due complessi scolastici. Sempre lungo via Cavalieri di Vittorio Veneto, nello stacco tra la parte vecchia e nuova della scuola media, è previsto l'accesso a un parcheggio per biciclette e ciclomotori riservato agli studenti della scuola media; da qui un ingresso secondario conduce direttamente all'atrio della scuola. L'arrivo dei percorsi pedibus è previsto nella nuova piazza pedonale e la fermata dell'autobus viene ricollocata al margine della nuova piazza, per garantire la massima sicurezza all'ingresso a scuola degli studenti. In luogo dell'attuale fermata degli autobus vengono collocati 10 parcheggi riservati al personale scolastico. Un percorso carrabile di servizio è previsto con accesso da via Tariosa, all'estremo est del lotto, e conduce ai locali di preparazione e scodellamento cibi attigui alla mensa oltre che ai locali tecnici degli impianti. Questo percorso non incrocia in alcun modo il flusso di accesso degli studenti.