Officine Grandi Riparazioni Ferroviarie
Il progetto consiste nella rifunzionalizzazione delle Officine Grandi Riparazioni Ferroviarie di Torino in spazio polifunzionale, in occasione delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia.
Le Officine Grandi Riparazioni costituiscono un complesso industriale di grande rilievo storico ed architettonico e si prestano a divenire un futuro polo di attrazione culturale e turistica per la città di Torino, in un'area attualmente interessata da un'importante processo di trasformazione.
Gli allestimenti proposti in progetto non solo vengono concepiti assolutamente nel rispetto del Manufatto esistente ma cercano di metterne in evidenza l'aulicità e la rilevanza architettonica con la creazione di punti vista a quote differenti che permettono nuove visuali. La maestosità dei volumi esistenti funge da quinta per gli allestimenti delle 2 mostre e il nuovo sistema di percorsi rialzati proposti permette al visitatore non solo di leggere i contenuti della mostra in modo logico e sequenziale ma anche di avvicinarsi agli elementi architettonici che connotano la bellezza del Contenitore storico: le capriate in acciaio, i capitelli, le vetrate bifore/trifore, la materia delle murature e la loro trama di pietre e mattoni.
I materiali "nuovi" destinati agli allestimenti sono leggeri, effimeri, basici e rimovibili, proprio per enfatizzare la bellezza dell'edificio e rendere la temporaneità dell'evento: acciaio e ponteggi montabili/smontabili per le strutture, legno, cartongesso, vetro e tessuti elastici per i tamponamenti e le superfici.
I volumi e i percorsi creati sono autoportanti, appoggiati al basamento della pavimentazione esistente, e non invasivi verso le strutture murarie e metalliche esistenti: si mantiene sempre una distanza considerevole dai prospetti murari finestrati (bifore/trifore) interni dell'edificio, cercando di accostare i nuovi volumi alle parti meno affascinati e più ammalorate.
La natura decadente e post-industrale del luogo è enfatizzata con il mantenimento di alcune piantumazioni nate spontaneamente nella navata centrale della manica sud, e con la creazione di una linea verde di giardino nel medesimo sedime.
L'allestimento complessivamente risulta come un gioco di scatole, di geometrie e di volumi che vengono collocati e adagiati all'interno dei corpi di fabbrica senza intaccarli, solo sfiorandoli.