Vargem Grande – Un Museo a Cielo Aperto Cratera di Colônia
La Città Informale nel XXI Secolo - São Paulo, Brasile
Mostra "La Città Informale nel XXI Secolo - São Paulo, Brasile ". Politecnico di Milano, 4-15 Luglio 2011. "cidadeinformal.prefeitura.sp.gov.br":http://cidadeinformal.prefeitura.sp.gov.br/
La nostra proposta è creare un Parco-Museo capace di promuove la ricerca ambientale, storica e morfologica; fornire conoscenze, creare una coscienza ambientale e assistere il visitatore, il ricercatore e le persone locali; recuperare aree naturali compromesse; preservare le sponde dei torrenti mantenendo le vegetazioni esistente; provvedere ai risanamenti; dedicare grande impegno per mantenere alta la qualità dell`acqua incanalata nel riservatolo idrico della città; migliorare le condizioni di vita della popolazione pianificando un’urbanizzazione adeguata in regola con la proprietà, essendo buona parte occupate in forma abusiva.
È stata costruita una rete viaria dando priorità al pedestre. Un Parco-Museo raggiungibile attraverso un percorso pedonale, che porta il visitante a conoscere da vicino i temi ambientali e culturali della regione. Questo percorso sarà possibile farlo in bicicletta.
Le piste ciclabili e le ciclovie diventano fondamentali per lo sviluppo del progetto, Museo Aperto.
Con esse si potrà andare, pedalando, dal museo al centro di Parelheiros, fino alla futura stazione del treno turistico, che si trova nel quartiere di Colonia, attualmente in fase di restauro.
Si distacca la funzione speciale del Parco Verde localizzato al sud del Vargem Grande, il quale funzione come luogo che ha come funzione armonizzatrice quella di attutire limpatto dell’occupazione urbana in relazione alla vegetazione esistente, nell’area pianeggiante del fondo del cratere, come quella a protezione di Ribeirão Vermelho importante affluente del bacino idrico Billings.
far conoscere la formazione geologica del cratere e dei suoi bordi, cosi come la vegetazione visibile dai due belvedere costruiti per questo scopo.
Tutti gli interventi hanno l`obbiettivo di minimizzare gli interventi di rimozione e trasferimento degli occupanti, cosi come quello di attutire l’impatto ambientale del luogo.
L´obbiettivo principale della tematica del museo e
*PROGRAMMA DI URBANIZZAZIONE DELLE FAVELAS NELLA CITTA’ DI SÃO PAULO, Segreteria Municipale dell’Abitazione della Città di São Paulo
Nella città di São Paulo, più del 30% dei suoi abitanti, che significa, circa 3 milioni di persone, vive in condizioni urbane precarie, valore significativo di una popolazione (85 milioni) che in Brasile tra gli anni sessanta e novanta, migrarono nelle aree urbane del paese. Queste famiglie vivono oggi in aree precarie conosciute come favelas, cortiços (squat) o lottizzazioni irregolari. Sono distaccamenti umani chiamati “città informale” un inequivocabile esempio di diseguaglianza nello spazio urbano. Di fronte alla complessità e alle proporzioni di questa realtà, elaborare una politica dell’edilizia popolare per la città di São Paulo non può certamente essere considerata un compito facile. In primo luogo è necessario conoscere in forma precisa dettagliata e approfondita, quali sono i problemi da affrontare, evitando formulazioni semplicistiche e discorsi vuoti, riferiti alla povertà urbana. Una politica della casa seria, basata su tempi lunghi, presuppone stabilire delle priorità, di conseguenza, la prima cosa da fare è quella di prendersi cura delle famiglie più carenti. Partendo da questo concetto, è in corso nella città di São Paulo, il maggior programma di urbanizzazione delle favelas nel paese: circa 150.000 famiglie usufruiranno di queste opere. Il programma di urbanizzazione delle favelas ha come scopo centrale il superamento dell’insieme delle carenze infrastrutturali, dell’accessibilità, dei mezzi e servizi pubblici, come pure le costruzioni di nuove case. Nelle opere di urbanizzazione oltre a creare infrastrutture, sono in costruzione 10.000 unità abitative che vanno a sostituire quelle malsane o localizzate in aree a rischio ambientale, dove fino a ieri vivevano famiglie. Il concetto centrale dell’intervento è la permanenza delle famiglie per garantirvi continuità negli investimenti per le costruzioni civili. Bisogna considerare la città di per sé, fonte delle soluzioni. Gli interventi devono avere come obbiettivo prioritario la qualità, costruendo spazi pubblici, rispettando l’ambiente e culture presenti sul territorio, guidare sopratutto il processo nel diluire le frontiere urbanistiche e simboliche entro le aree precedenti “informali” e i distretti “formali”. Le proposte degli interventi devono iniziare con l’identificare le richieste, qualificandole alle aspettative della gente, questi rilievi fatti in modo costante, frequente e a lungo termine e saranno realizzati insieme alle comunità coinvolte. I progetti devono affrontare quella che è la sfida principale, cioè la necessità di disporre spazi e risorse pubbliche in modo da propiziare aree di convivenza sociale.
L’urbanizzazione delle favelas e la sua integrazione con la città, dotata di beni di consumo, mezzi e servizi indispensabili per una vita urbana contemporanea, ha permesso ai suoi residenti di vedere aumentate la loro possibilità di accesso al lavoro, agli studi, alla salute, e agli investimenti come pure a un miglioramento residenziale e finalmente l’ottenimento di un’acquisita e reale condizione di appartenenza e di cittadinanza. La città, riconosciuta come spazio privilegiato nelle relazioni umane e come eminente foro democratico, permette che coesistano e si confrontino valori opposti, contraddicendo i concetti conservatori delle comunità isolate. Questo ruolo privilegiato che la città adotta - lo spazio della convivenza democratica- è relazionato all’estensione dell’accesso alle opportunità per tutti i suoi abitanti.