Palazzo Aporti
Visibilità, accessibilità, creazione di funzioni aperte al pubblico. Gli obbiettivi di questo progetto sono innanzitutto di carattere strategico rispetto ad una nuova identità che Milano si prepara ad avere, anche attraverso la riqualificazione di frammenti di storia come questo.
L’intervento ha puntato sulla valorizzazione e l’amplificazione della vocazione monumentale nello spirito della spettacolarizzazione del paesaggio urbano, passaggio inevitabile per la creazione di una nuova attrattività della città.
Il progetto, oltre a valorizzare gli spazi interni ed esterni, prevede la creazione di un nuovo skyline dell’intero complesso; la ricca articolazione volumetrica dell’edificio storico e la sua decisa configurazione spaziale, sono state lo spunto per l’idea di un progetto architettonico che rendesse visibile e tangibile sia il pieno reale che il pieno virtuale. Un progetto pulito, semplice e autonomo nella sua identità, ma anche un progetto in grado di dialogare ed evidenziare le linee e i principi architettonici dell’edificio storico esistente.
Attraverso la precisione geometrica delle sagome aggiunte e la rete in acciaio che le riveste, la nuova volumetria dell’intervento viene definita in maniera chiara e contemporanea, risultando così un elemento sospeso, leggero, tecnologico sopra la gronda storica dell’edificio.
Il cortile interno, ripulito e svuotato dalle molte superfetazioni realizzate nel tempo viene portato in quota con il piano rialzato che corrisponde allo spazio sulla piazza Luigi di Savoia, da questa superficie commerciale, il cortile interno attrezzato a giardino, sarà visibile e accessibile.
Sul perimetro un percorso pedonale coperto da una tettoia, riserva uno spazio protetto per le connessioni tra i blocchi.
La progettazione delle sistemazioni esterne, ha seguito le diverse esigenze funzionali, estetiche e di fruizione che hanno gli spazi presenti nel complesso. Il cortile ricavato all’interno del complesso edificato, ha delle caratteristiche tali da poter essere assimilato alle tipiche corti Milanesi, un luogo interno dove esiste la calma e l’ombra, ma anche il passaggio e il movimento. Si è cercato di ricreare e sottolineare l’eleganza e la sobrietà dei prospetti che lo definiscono, uno spazio quasi metafisico scandito da pochi alberi ma forti e decisi, un poco di prato e un’ esile porticato. Pochi elementi chiari sul suolo di pietra e di legno, un astratto disegno che diventa paesaggio ai piani più alti.