Cantine con vista mare in una casa unifamiliare incastonata sulle scoscese pendici del Carso.
L’edificio è sfalsato a seguire l’andamento del terreno ed ogni livello corrisponde ad una funzione: l’ingresso dal giardino si colloca su un piano di poco superiore a quello del soggiorno, ad una quota intermedia fra la cucina / pranzo e la zona notte. Così la scala diventa il nucleo centrale / visivo / vitale dell’appartamento, dove continuamente si incrociano i movimenti ed i ritmi dell’abitare. Il riflesso del tramonto diventa colore sulla sua parete di fondo, ne marca la presenza accompagnando rassicurante la vita della casa, ne fa percepire lo spazio da diverse angolazioni, come dall’apertura sulla zona pranzo.
Le pareti che suddividono gli ambienti di soggiorno sono quinte bianche, interrotte dai tagli delle nicchie e delle feritoie, sottolineati ed enfatizzati dalla materia scura, per restituire l’idea e la dimensione in sezione della muratura….questo nel 1997/98 all’epoca del primo, sostanziale più importante intervento.
Nel 2012 l’idea del proprietario di espandersi in altezza andando a recuperare dei piccoli vani al terzo livello, a quel punto l’invenzione di una scala che si articola a cavallo tra un’intercapedine ed uno spazio accessorio….per raggiungere la stanza padronale.