Auditorium Di Ravello
L'ingresso dell'auditorium, un grande salone aperto sul paesaggio, un muro curvo e basso che crea il palcoscenico, il parterre, il mezzanino e la cabina di proiezione. Tutto qui.
L'entrata dell'auditorium protetta da una copertura in forma spettacolare, per conferire al progetto un aspetto nuovo, capace di creare la sorpresa desiderata.
Per consentire ai passanti di avere una veduta più completa dell'auditorium, è stata disegnata una piazza oblunga che consentirà di godere, al tempo stesso, lo strepitoso panorama e l'invitante edificio. Nella sala, il posto per il pubblico sfrutta il declivio naturale del terreno; il posto per l'orchestra e il foyer sporge arditamente nel vuoto come il palco di villa Rufolo, ma senza sostegni.
La piazza potrà costituire, indipendentemente dall'auditorium, un luogo d'incontro di particolare interesse.
L'esperienza musicale ravellese è segnata da concerti all'aperto dove l'imperfezione acustica è compensata dalla sensazione complessiva di godimento cui , oltre alla musica, concorrono il paesaggio, il tramonto, il sublime. L'auditorium non intende contrapporsi a questa esperienza, imponendo la totale rinunzia al paesaggio in cambio della perfezione acustica. Tale perfezione sarà agevolata dall'edificio concavo come la perfetta cassa armonica di un mandolino, ma il paesaggio resterà godibile attraverso l'ampia vetrata di accesso e occhieggerà dall'oblò dietro l'orchestra.
Il lato opposto all'entrata, meno sfinestrato, proteggerà l'auditorium dalle costruzioni confinanti e, visto dall'esterno, alluderà alle radici storiche del paese attraverso la silouette che ricorda un elmo medievale.