Due Strutture Alberghiere
Concorso internazionale, progetto vincitore aprile 2006
ESPRESSIONE DELLECCELLENZA MILANESE La purezza formale e la chiarezza compositiva hanno sempre contraddistinto la migliore architettura milanese che, nei suoi antichi e proficui rapporti con gli altri centri economici e culturali del paese e del mondo ha sempre mantenuto una propria identità, coniugando le innovazioni con le solide radici della tradizione locale: dando mostra di una cultura aperta al mondo, ma ben conscia della propria identità. Il nostro progetto per i due alberghi del nuovo Polo si inserisce in questa grande tradizione architettonica e costruttiva. Due figure geometriche pure: due parallelepipedi bianchi e neri, a pianta quadrata, alti sessanta metri, accostati e inclinati, emergono dal paesaggio orizzontale del nuovo Polo fieristico. Nella loro radicale purezza, i due edificii assommano i valori più profondi e radicati della migliore cultura milanese: la sobrietà e la semplicità. I due volumi si collocano sullo snodo principale di un impianto a maglia ortogonale.Ciascuna torre è inclinata di 5 gradi: la più alta rivolta verso la Fiera a nord, la seconda invece si inclina a segnare lasse di ingresso pedonale della Fiera , marcato da una pensilina semitrasparente, che collega gli alberghi con il Centro Congressi e con larea a verde dei giardini previsti nellarea adiacente. Un atrio luminoso, trasparente, in vetro e metallo perforato color oro, con pianta a crociera che collega la base delle due torri. Il marmo bianco e il nero riveste, a contrasto, le facciate.
ESPRESSIONE DI INTERNAZIONALITA E INNOVAZIONE Il progetto dei due alberghi si fonda su un idea che, negli ultimi anni, si è fatta largo nel dibattito e nella ricerca architettonica in tutto il mondo: costruire edifici di costo contenuto, in grado di assicurare elevato comfort con bassissimi consumi energetici. Da questo punto di vista, sono state adottate le migliori soluzioni per assicurare un eccellente comportamento termico degli edifici e un consumo contenuto di energia, garantendo gli standard elevati di comfort microclimatico ed acustico richiesti. Dal punto di vista estetico, la chiarezza dell impianto compositivo e volumetrico del progetto si confronta con la pulizia formale del nuovo polo rafforzandone lespressione di qualità a livello internazionale. Il progetto si fonda sui medesimi valori che hanno improntato il progetto del nuovo polo: perfetta riconoscibilità, rigore formale e coerenza di tutte le sue articolazioni.GLI ALBERGHI COME PARTE DEL NUOVO POLO Nel paesaggio del nord ovest milanese, i due alberghi sono chiaramente riconoscibili come parte del nuovo polo. La loro collocazione geografica e il loro orientamento costituiscono il primo fattore di riconoscimento: gli alberghi sono lungo l asse di accesso al Centro Congressi. Il secondo fattore di integrazione è costituito dallestensione dellimpianto a maglia ortogonale del nuovo polo allinterno progetto del comparto assegnato: tutto il nostro progetto si basa sull estensione e articolazione della maglia ortogonale. Essa organizza e struttura ogni elemento del progetto: la posizione e la pianta degli edifici; la dislocazione delle diverse funzioni: percorsi, alberghi, parcheggi, centrale tecnologica. La maglia organizza lo spazio in maniera razionale e unitaria, proponendosi come principio ordinativo anche per un eventuale sviluppo progettuale dellarea attigua, che costituirà parte integrante del paesaggio urbano del nuovo polo fieristico. Lo stesso Master Plan del nuovo polo ha strutturato tutto lintervento su una maglia ortogonale, improntata dai due grandi assi: Est-Ovest, che oggi è segnalato dalla grande presenza architettonica della vela trasparente di Massimiliano Fuksas; e Nord-Sud, ovvero il viale dingresso donore. Al loro incrocio si colloca il Centro Congressi. Il Master Plan conferma in questi termini il ruolo strategico del nuovo polo collocato nel territorio Tale maglia ortogonale viene estesa nel nostro progetto e si configura come elemento strutturante dellintervento. Il percorso pedonale coperto, che collega gli alberghi al Centro Congressi conferma lasse rettilineo del viale dingresso donore, predisponendosi come ottimale collegamento futuro tra la piastra commerciale , il polo fieristico e gli alberghi La stessa logica regola lintero progetto architettonico, integrandolo nella struttura spaziale del nuovo polo. Il grande atrio degli alberghi, che in pianta ha forma a crociera, costituisce larea di incontro tra i due edifici sia in termini fisici che funzionali : gli ingressi degli alberghi sono comuni , come le receptions e lutenza, sia delgli alberghi che del del nuovo polo, attraversa liberamente il grande atrio con la possibilità di raggiungere agevolmente tutti i servizi pubblici offerti dalle strutture. Nellorganizzazione interna degli spazi, la chiarezza dellimpianto a maglia ortogonale, mantiene quella semplicità e immediatezza che sono tra i caratteri più apprezzati del nuovo polo espositivo. Questo impianto rende sempre identificabili al primo sguardo e facilmente raggiungibili gli accessi, i percorsi interni ed esterni, le diverse funzioni e i diversi spazi dedicati.
RELAZIONE CON IL CONTESTO TERRITORIALE Larea sulla quale è sorto il nuovo polo della Fiera di Milano si trova al centro di uno dei più importanti nodi di comunicazione dellintero Paese, alle porte della città e nel cuore della conurbazione. Il nuovo Polo agisce come catalizzatore di questo comparto urbano, capace di promuovere la trasformazione progressiva di unarea industriale e artigianale in nuovo centro servizi di grande valore strategico non solo alla scala comunale, ma anche regionale e nazionale. Il progetto degli alberghi del nuovo polo parte dallanalisi del contesto territoriale, culturale e socio-economico, per rispondere in modo funzionale alla richiesta di Sviluppo Sistema Fiera. La scelta di collocare i due nuovi alberghi lungo lasse centrale che collega la città allingresso donore e al centro congressi della Fiera, comporta una riflessione sulla loro capacità di dialogare con leccellenza architettonica del tessuto urbano in trasformazione che si trova allaltro capo del tragitto. I due alberghi sorgono in un contesto eterogeneo costituito da parcheggi, viabilità della Fiera e sistema del verde pubblico. Allinterno del Master Plan, e del dibattito tecnico-politico che ha portato alla sua redazione, queste funzioni non sono state concepite come meri episodi funzionali destinati a soddisfare le necessità del polo fieristico, bensì come pezzi di un complesso motore destinato a promuovere la riqualificazione e lo sviluppo di un nuovo sistema territoriale, che coinvolge aree urbane di diversi Comuni: Milano, Pero, Rho, Bollate, Settimo Milanese. Il potenziamento della viabilità, con la creazione delle nuove connessioni tra il Polo e il complesso nodo autostradale del nord ovest milanese, la creazione della fermata dellAlta Velocità, il prolungamento della linea metropolitana, il collegamento con limpianto potenziato di Figino, la costruzione di un nuovo sistema di verde, spazi e servizi pubblici, hanno innescato un processo di riqualificazione di un intero territorio. In questo contesto, per rispondere in maniera adeguata alla richiesta di eccellenza architettonica e funzionale degli alberghi, il progetto non può limitarsi al valore di landmark, di emozionante segnale architettonico: per essere veramente eccellente, lintervento deve dialogare con la complessa realtà territoriale nella quale è inserito. Un insieme di sistemi territoriali complessi - ambientale, viabilistico, trasportistico, produttivo - in virtù della costruzione del nuovo Polo, si avvia verso una trasformazione che richiederà almeno un ventennio per consolidarsi. Ma già sono sorte figure istituzionali, come l Agenzia per lo Sviluppo del Nord Ovest Milano, che raggruppano 11 Comuni ed hanno lobiettivo di coordinarne e promuoverne lo sviluppo economico e sociale in funzione dei grandi cambiamenti che la presenza del Polo Esterno indurrà sul territorio circostante. Promuovere leccellenza attraverso lintervento degli alberghi significa dunque non solamente corrispondere alle richieste di qualità architettonica del bando e alle esigenze funzionali del gestore, ma avere chiaro che la loro costruzione interviene nei complessi processi di trasformazione e di sviluppo territoriale in corso allesterno del polo fieristico e da esso indotti.IL CONTESTO AMBIENTALE La trasformazione della vecchia raffineria dismessa rappresenta unoccasione unica di trasformazione del territorio del Nord Ovest milanese, e lAmministrazione Pubblica, a ogni livello, ha sempre sottolineato che la prima condizione per la sua realizzazione era che questa avviasse un processo di riequilibrio dei sistemi ecologici dellintero comparto territoriale. La costruzione del nuovo Polo è infatti stata caratterizzata dallavvio di un grande e complesso sistema di opere pubbliche e interventi sul territorio, destinati a migliorare la qualità ambientale e a mitigare l impatto del nuovo polo sul territorio. Tra queste si possono citare: - la bonifica con tecnologie avanzate del suolo della raffineria con misure di mitigazione ambientale; - la contemporanea realizzazione di importanti opere infrastrutturali con la creazione dellanello viabilistico e dei suoi collegamenti, tra le autostrade, la Fiera e il territorio, destinate a razionalizzare la circolazione e laccessibilità al nuovo polo, e ad alleggerire il traffico nei comuni circostanti; - lavvio della ristrutturazione urbanistica dellintero comparto urbano a Sud e a Ovest della Fiera; - lattenzione al contenimento del consumo energetico, attraverso il possibile collegamento con la centrale di termovalorizzazione di Figino; - la creazione di importanti opere idrauliche, per evitare gli allagamenti periodici del territorio di Pero dovuti alla presenza di alcuni corsi dacqua che interessano labitato; - la creazione di un attento sistema di raccolta differenziata dei rifiuti; - non ultimo, la creazione di un grande sistema del verde che riguarderà il territorio di più comuni, collegando le aree verdi del Parco Agricolo Sud Milano e i limitrofi parchi urbani dellOvest milanese con le aree verdi e le cave dei Comuni di Rho e Pero e con quelle previste nel Masterplan del polo fieristico. In rapporto al tema ambientale, perciò, il nuovo polo si configura come il motore di un grande processo di trasformazione e riqualificazione ambientale del nord ovest milanese, che creerà un equilibrio diverso e migliore del precedente. In questo contesto si colloca lintervento di realizzazione dei due alberghi che sorgeranno allinterno dellarea della Fiera. I due alberghi sorgeranno lungo uno dei due assi principali del polo, proprio sullasse Nord Sud, tra il Centro Congressi e labitato di Coronate, al quale, grazie allinterramento della strada del Sempione, saranno collegati da una ampia fascia di verde pubblico che, nelle intenzioni dei redattori del Masterplan come nella realtà, costituirà un legame fisico e simbolico col territorio circostante. Mentre i rilevati ferroviari e autostradali costituiscono forti barriere allo sviluppo di relazioni tra il polo e il territorio immediatamente circostante, la decisione di procedere allinterramento dellasse del Sempione corrisponde alla scelta di favorire la creazione di un rapporto di scambio tra il territorio urbano e la Fiera stessa. L impostazione planimetrica della Fiera rafforza il rapporto del nuovo polo con il suo contesto urbano e territoriale e avrà grande influenza nel ridefinire gli assetti territoriali al contorno.
CONTESTO URBANISTICO Il territorio urbano nel quale sorge in nuovo polo è caratterizzato dalla fortissima presenza di collegamenti autostradali e ferroviari strategici. Questo, insieme al peso dellinsediamento della vecchia raffineria, ha comportato la quasi assenza di funzioni residenziali, e la crescita di un tessuto urbano periferico caratterizzato dalla presenza di piccole attività industriali e artigianali. Le aree residenziali sono più lontane e presentano i caratteri della periferia milanese. La nascita del nuovo polo, e la scelta di collegarlo al territorio circostante, ha costituito un fortissimo impulso alla ristrutturazione urbanistica di questo tessuto. Alcuni interventi sono recentemente stati approvati, come il P.I.I. di Coronate, in Comune di Pero; altri sono annunciati, ed è logico immaginare che questo processo di valorizzazione proseguirà nei prossimi decenni.IMPIANTO ARCHITETTONICO Il piano di riferimento, quello principale per lorganizzazione dello spazio architettonico è costituito dalla piastra sotto la quale scorrono la viabilità di accesso al piano interrato e lanello veloce della Fiera, e dalla quale emergono le due torri inclinate, collegate tra loro da una crociera di vetro e metallo dorato. Le due torri segnano, con la crociera che le collega, lo snodo principale del progetto. Il collegamento tra gli alberghi e il Centro Congressi è assicurato da un percorso pavimentato, interamente coperto da una pensilina, che diventa il principale asse ordinatore. La pensilina, costituita da portali in acciaio che reggono una leggera copertura in vetro serigrafato, congiunge il porticato dingresso del Centro Congressi con la crociera degli alberghi, e prosegue, raggiungendo il piano del parcheggio e della futura area a verde pubblico, a quota 0,75. I parallelepipedi dei due alberghi sono gli edifici più alti nel paesaggio del nuovo polo, si distinguono per le facciate bianche e nere, costituendo il fulcro del progetto: le due torri in marmo segnalano da lontano lingresso donore della Fiera e i principali collegamenti pedonali tra i due piani sui quali sono strutturate le principali aree esterne. Il dislivello tra le due principali quote: + 3,00 e 0,75 viene infatti raccordato proprio in corrispondenza dei due alberghi da due ampie e comode scalinate, mentre un ascensore, posto al piede della torre del 4 stelle, ne assicura laccessibilità con mezzi meccanizzati. Le due torri degli alberghi costituiscono un segnale forte e semplice. Sono bicolori: nero sulle facciate orientali e settentrionali meno soleggiate, bianco immacolato a mezzogiorno e occidente. I due volumi appaiono da lontano come due lucidi monoliti di marmo; avvicinandosi, si nota che i fronti sono trattati con finestre di diverse dimensioni che scandiscono le facciate seguendo un ritmo irregolare. Anche le terrazze belvedere sulla sommità, sono scavate allinterno del volume. Le facciate delle due torri sono ventilate, e offrono eccellenti prestazioni termiche e acustiche. Questa soluzione si rivela ottimale sia sotto il profilo del contenimento dei consumi energetici, dato lelevato livello di isolamento termico e acustico che offrono, sia per quanto riguarda il controllo dei costi di manutenzione e pulizia. decenni, e le finestre, apribili dallinterno, assicurano una facile pulizia .
Le due torri hanno un aggetto di poco più di 11 cm ogni metro di altezza, ospitano lalbergo a tre stelle, rivolto verso la Fiera, e lalbergo a quattro stelle, rivolto verso il percorso pedonale coperto che unisce gli alberghi al Centro Congressi e, più lontano, verso la città di Milano. Le terrazze sulla copertura al piano mirador sono rivolte entrambe verso il Centro Congressi e lingresso donore della Fiera. Alla quota complanare con il percorso pedonale ai piedi delle torri, si accede ai due alberghi e alla piastra dei servizi comuni dei due alberghi. Tutto nasce da un ampio atrio a crociera una soluzione classica che si ritrova a Milano a partire dallimpianto dei monasteri cistercensi e ripreso più volte nella storia della città, dal Castello Sforzesco ai chiostri del Filerete, fino al complesso della Università Cattolica di Muzio. La crociera è costituita da due ampi bracci semitrasparenti. La trasparenza delle pareti muta col mutare della luce ed è sempre unidirezionale. La crociera distribuisce con grande chiarezza e facilità sia gli accessi ai piani delle camere delle due torri, sia i percorsi che collegano le numerose e diverse funzioni di ristorazione e servizio, a disposizione degli ospiti e dei clienti esterni: bar, brasserie, ristorante, sale banchetti, sale di riunione, sono tutti facilmente identificabili e raggiungibili dallampio atrio, che si prolunga allinterno delle torri senza soluzione di continuità, attraverso due ampi varchi. A due estremità dei bracci della crociera, si trovano gli ingressi principali della struttura ricettiva; in prossimità del centro, immediatamente visibile e riconoscibile, la reception; alle estremità opposte, si aprono le basi delle due torri, con due ampi accessi ai piani dei servizi comuni e, al disopra di questi, ai piani delle camere dellalbergo a 3 stelle, a Ovest, e del 4 stelle, a Est della crociera stessa. Dalla reception, posta in prossimità del centro della crociera, si vedono e si controllano tutti i tre ingressi alla struttura dedicati agli ospiti.
Texte Luca Bergo daprès note de Dominique Perrault
Février 2006
superfice del sito 15 500 m2
superfice a costruire 22 500 m2
Progettista capogruppo: Consorzio Cooperative Costruzioni, Milano; Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, Milano.
Progetto Dominique Perrault Architecte, Parigi.
Partner Luca Bergo, Milano