Apartamento a Milano
Il progetto di ristrutturazione ha come punto di partenza la necessità di unire due unità indipendenti in un unico appartamento. L’edificio che ospita l’abitazione è una tipica casa di ringhiera , costruita all’inizio del Novecento, caratterizzata da massici muri portanti. Essi sono stati l’ostacolo principale nella creazione del nuovo ambiente domestico, il superamento del quale ha richiesto un complesso intervento strutturale.
Lo spazio è il protagonista assoluto. Esso è visto come l’insieme di aree con funzioni diverse, che confluiscono l’una nell’altra senza soluzioni di continuità. L’unità spaziale e l’indagine della sua percezione reale hanno guidato il lavoro di ristrutturazione non solo nel disegno generale, ma anche nella scelta dei materiali e nella definizione dei particolari costruttivi.
Il pavimento in parquet industriale ( wengè ) si estende in tutti i locali, evitando interruzioni persino nel bagno. Le pareti bianche ospitano un impianto di riscaldamento e rinfrescamento radiante e sono usate come riflettori per le fonti di luce alloggiate nel controsoffitto. I ‘tagli’ luminosi sono realizzati con lampade fluorescenti dimmerabili che enfatizzano gli scorci prospettici e garantiscono un’ottima efficienza energetica. I pochi faretti alogeni servono per garantire luce puntuale nei posti dove essa è strettamente necessaria.
Il progetto degli arredi è visto come parte integrale dell’intervento architettonico. Il bancone della cucina ,la cappa d’aspirazione e gli armadi contenitori sono dei volumi puri che partecipano nella definizione degli ambienti, garantendo la percezione di unità globale. I pochi pezzi di design, che completano l’opera sono stati scelti con la volontà di lasciare più spazio libero alle persone che passeranno il loro tempo all’interno di questo appartamento.