Viale Mazzini
Riqualificare il patrimonio stradale storico di cui Viale Mazzini è parte è un fattore essenziale. Non solo perché in esso sono racchiuse la vicende di un popolo, i suoi usi e costumi, la natura dei propri insediamenti, ma perché oggi diviene una questione di tutela dell’ambiente e del paesaggio, verso una pianificazione scientifica delle opere di urbanizzazione che dovrebbe veicolare e riscattare il bene del passato nel XXI secolo.
Gli aspetti che connotano il Viale sono principalmente tre:
- la dissonanza tra il fronte nord e quello sud, il primo - decisamente compatto - caratterizzato dalla successione di veri e propri recinti opachi continui e quello sud,dal carattere più agricolo, labile, discontinuo, sfrangiato, valorizzato dalle importanti alberature, che fa eco all’esistente parco delle Rogge.
la significativa presenza della recinzione monumentale del parco di Villa Mazzotti che segnala, provenendo dalla campagna, la prossimità del centro abitato e ne scandisce con il suo passo regolare l’avvicinamento.
la posizione strategica e di cerniera rispetto ad aree omogenee fortemente connotate dal punto di vista funzionale, quali, oltre la già citata Villa, il nucleo storico, il parco delle Rogge, l’ospedale Mellino Mellini ed infine il centro commerciale.
Il doppio filare continuo di tigli sul lato sud, che determina in maniera indiscutibile l’ambito pedonale privilegiato
Amplificando queste peculiarità, il progetto si propone di dilatare la qualità diffusa degli spazi pubblici riscontrabile nelle aree limitrofe al nucleo storico, quali ad esempio piazza Martiri della Libertà e viale Mellino Mellini ,senza alcuna soluzione di continuità.
La proposta muove pertanto dal tentativo di estenderne i tracciati pedonali e ciclabili attraverso una chiara identificazione degli ambiti, oltreché perpetuare le scelte dei materiali.
Assecondando la già citata caratteristica prima del viale, ovvero la dissonanza dei due fronti che lo connota quasi come un vero e proprio boulevard asimmetrico, è previsto un disegno complessivo saldamente ancorato alla linearità del compatto fronte nord per dipanarsi perpendicolarmente da quest’ultimo, con l’obiettivo di dilatarne, almeno dal punto di vista percettivo, la sezione.
Una serie di linee parallele ortogonali alla strada calibrate sul passo della recinzione monumentale di Villa Mazzotti viene modulata alla scala complessiva e declinata in base ad emergenze puntuali esistenti quali intersezioni, attraversamenti, passi carrabili.