Ponte Degli Annibaldi
Tre passerelle pedonali lungo gli itinerari archeologici.
Lincarico a seguito del concorso vinto prevedeva la realizzazione di tre passerelle (piazzale Numa Pompilio, via di San Gregorio, via degli Annibaldi).
Dopo numerose vicissitudini fu realizzata solo questa passerella che ricostituisce lasse storico di via della Polveriera, interrotto nel secolo scorso dal taglio di via degli Annibaldi.
L'obiettivo di ricostituire il percorso storico di via della Polveriera, interrotto nel secolo scorso dal taglio di via degli Annibaldi, è solo apparentemente una mera necessità formale.
Basta sostare pochi istanti sul posto per rendersi conto della quantità di persone (turisti, studenti della facoltà di ingegneria, residenti), che quotidianamente percorrono via della Polveriera ma sono poi costretti a deviare per via del Fagutale ed attraversare pericolosamente via degli Annibaldi per dirigersi verso la stazione della metropolitana e viceversa.
Un passerella che collega i due muraglioni è però solo apparentemente di semplice realizzazione.
Questo a causa della forte differenza di quota tra i due muraglioni di sostegno (per tutta la lunghezza di via Degli Annibaldi questa differenza rimane intorno al metro).
La necessità di mantenere l'intradosso del ponte costantemente di 5 metri al di sopra del piano carrabile di via degli Annibaldi determina il raggio di curvatura del piano dell'impalcato di 123 metri (originato dalla curvatura della sezione stradale).
In questo modo il ponte arriva su largo G. Agnesi ad una altezza di circa 120 cm dalla quota di arrivo e sarà raccordato a questa mediante una scala lapidea, munita di servoscala, che si caratterizzerà formalmente come un elemento autonomo.
Per quanto riguarda particolari e finiture, va detto che si è cercato di attribuire un carattere di massima confortevolezza al percorso, che è diviso secondo i flussi (per garantire una portata efficiente con una larghezza contenuta), che è accompagnato ad una panca continua (per la sosta ed anche la vista dei monumenti circostanti) e che è accessibile in tutta la sua lunghezza ai portatori di handicap. Il confort è anche accentuato dal fatto che tutto il percorso aereo è accompagnato dalla piacevolezza tattile delle finiture in legno: nel calpestio (che così è ulteriormente insonorizzato), nel sottile poggiapiedi lungo la panca, nel sedile continuo che la riveste e nel comodo corrimano, inclinato per favorire l’appoggio. La pubblicità è situata in una fascia continua sui lati della panca, risultando cosi molto discreta (come richiesto originariamente nel bando di concorso), ma assai ben visibile a chi percorra la passerella.
Obiettivo primario della concezione strutturale adottata è stato l'ottenere il minimo impatto visivo congiunto ad una grande semplicità ed eleganza, avendo massima cura nella definizione formale delle superfici di intradosso, dominate nei punti di vista correnti, in modo da ottenere inserimenti visivi caratterizzati ma non intrusivi. Accanto a questo, ci si è orientati verso materiali e configurazioni che garantissero immediata reperibilità sul mercato e semplicità di messa in opera, in modo da ottenere tempi di esecuzione certi e contenuti.
La scelta è caduta quindi su schemi a travata, in cui l’opportunità funzionale di avere punti di sosta e di vista sull’intera lunghezza dell’attraversamento, è stata estesa all'intera lunghezza dell'attraversamento, con l'inserimento di una seduta centrale, poi pienamente sfruttata per collocare una trave centrale di spina portante, il cui impatto visivo è molto smorzato dai parapetti e dalle lamiere continue con cui è realizzato l'estradosso. I materiali in vista sono quindi esclusivamente acciaio (impalcato) o legno (seduta e calpestio), con linee di illuminazione inserite al bordo della seduta e sulla curva centrale di intradosso. Sul fianco della seduta, sotto l'illuminazione, sono previsti spazi per strisce pubblicitarie.