cappella funeraria
Progettare una cappella funeraria significa progettare un edificio dal forte valore simbolico; significa confrontarsi non solo con il luogo in cui essa andrà a collocarsi, ma soprattutto con valori spirituali. Progettare una cappella funeraria, è come progettare un piccolo monumento, una piccola chiesa. Nel progetto della cappella a san Giorgio Canavese, a tutto ciò si aggiunge un ulteriore elemento rappresentato dal fatto che si trattava di ristrutturare una cappella esistente cercando di conservarne il profilo. Essa fa parte di una sequenza di cappelle affiancate e disposte lungo il perimetro di uno spazio aperto destinato alle inumazioni. La cappella, a pianta quadrata con lato di circa 3 metri, è completamente rivestita in grosse lastre di beola bianca. Due angolari in inox accoppiati su un piatto continuo, disegnano una croce sull’intera facciata, diventando maniglia, in corrispondenza delle porte di ingresso in vetro, e coronamento, lungo la fascia di contatto tra parete verticale e copertura (anch’essa realizzata in beola). Anche la pavimentazione interna e la parete frontale sono rivestite in grosse lastre di beola mentre tutte le altre pareti ed il soffitto sono verniciate con smalto satinato nero. Un grosso vaso in granito nero assoluto, realizzato su disegno, con nove rose rosse su letto di sabbia rossa, posizionato al centro dello spazio, diventa il vero fulcro del progetto. Due lastre della pavimentazione chiudono la botola di accesso allo spazio interrato. La scelta di una geometria semplice, elementare, un cubo in pietra coperto da un timpano anch’esso in pietra, in contrapposizione agli ornamenti presenti sulle cappelle adiacenti, fa in modo che la nuova cappella possa integrarsi perfettamente nel contesto pur parlando un linguaggio diverso.