loft A
Loft A nasce nel contesto di una tipica casa di ringhiera nel centro di Milano dall'unione di tre unità immobiliari. Prima dell'intervento il loft era suddiviso in due piccoli appartamenti , uno al piano terra e uno al primo piano, e attraverso un lungo corridoio cieco si raggiungeva poi un terzo corpo di recente costruzione, un ampio spazio ad uso espositivo.
La complessa integrazione di queste entità profondamente diverse per caratteristiche architettoniche ha portato alla definizione di uno spazio con prerogative uniche e irriproducibili.
La prima operazione progettuale è consistita nel definire le connessioni tra le tre entità separate.
Il vecchio corridoio lungo e cieco d'ingresso è stato ripensato come un doppio volume ovoidale, due corpi puri che si innestano l'uno nell'altro seguendo assi con direzioni diverse. Dal primo ovale si genera la scala elicoidale che porta alla zona notte del piano superiore. Dal secondo ovale si accede invece all'ambito notte padronale, un capitolo a sé, indipendente, con un ampio bagno, cabina armadio e accesso diretto al giardino privato interno.
Tutti gli ambiti al piano terreno si snodano l'uno nell'altro come un racconto nel quale si inseriscono le digressioni relative agli spazi di servizio.
Passando dal secondo ovale alla cucina si comprende lo svolgersi degli ambienti della zona giorno che ruotano intorno al giardino interno, fulcro di tutta la casa.
Il living si struttura come un open space in cui vivono in sequenza: pranzo, home theatre, camino e zona conversazione. Il percorso si conclude con una piccola piscina, sulla quale si affaccia il soppalco studio, progettata scenograficamente come parte integrante del soggiorno, separata solo da grandi vetrate fisse dal resto dello spazio. La zona è completata da un'area relax: una sauna, una doccia e un bagno di servizio.
Le scelte architettoniche sono state inoltre supportate dall'uso di materiali innovativi e soluzioni tecniche all'avanguardia. Negli arredi è stato usato il corian, i legni scelti sono essenze ricercate e inconsuete, mentre i pavimenti sono tutti in resina a spessore o a film. Per le soluzioni tecniche invece sono state impiegate delle fibre di carbonio anche con funzione strutturale, l'impianto termico è stato realizzato con pannelli radianti a pavimento di ultima generazione, con duplice funzione di riscaldamento nei mesi invernali e di raffrescamento e deumidificazione nei mesi estivi.
L'impianto elettrico è domotico, permettendo così la massima flessibilità nell'illuminazione e l'automazione di tutte le apparecchiature della casa controllandole a distanza via computer o telefono.