Un chilometro di alzaia
Il progetto di recupero dell’alzaia del Naviglio Grande a Turbigo interessa un percorso ciclo-pedonale e veicolare a traffico limitato che, per una lunghezza di un chilometro, interseca i cinque ponti che collegano le due sponde del canale. L’intervento si inserisce in un contesto ambientale ambivalente: nella sponda del Naviglio verso il centro storico offre un tradizionale tessuto omogeneo a cortina, sulla riva opposta mostra la presenza ingombrante di centrali elettriche e stabilimenti industriali. Il risultato è un paesaggio duro segnato da diverse riscritture che esprime anche nella differenza di scala tra il tessuto minuto della cortina edilizia e le dimensioni monumentali degli edifici industriali, il passaggio da un’economia agricola di impronta locale ad un’economia industriale a servizio del territorio regionale.
Per governare un contesto così complesso Ferrario sceglie un approccio minimo caratterizzato dall’inserimento di pochi nuovi segni. Lungo la sponda urbana del Naviglio sono posizionati elementi di arredo, brani di giardini geometrici all’italiana e nuovi cordoli di delimitazione del canale realizzati in granito Bianco Montorfano. I cordoli, versatili per conformazione e disegno di dettaglio, diventano di volta in volta lavatoi, basi d’imposta per apparecchi illuminanti, bitte di ancoraggio per le imbarcazioni, contenitori per arbusti rampicanti che scendono fino a galleggiare sull’acqua seguendo il flusso della corrente. Getti d’acqua nebulizzata posti nel terreno in prossimità degli arbusti e dei cespugli sono trasformati in nuvole colorate da apparecchi illuminanti che cambiamo ciclicamente la loro cromia.
Acqua e presenze arboree creano così lungo l’alzaia del Naviglio un rinnovato contesto ambientale che un sofisticato impianto di illuminazione esalta nei suoi valori scenografici.