ISERNIA GOLF CLUB
Il progetto dell’edificio annesso al campo pratica dell’Isernia Golf Club è impostato sull’idea di riconversione di una struttura lignea preesistente, costruita per coprire le postazioni di tiro del gioco del golf, in un padiglione destinato ad accogliere anche la Clubhouse. L’immagine esile di questa pensilina, caratterizzata da un disegno approssimabile al diagramma del suo funzionamento statico, stentava a confrontarsi con la generosità dimensionale del campo e con le possibili aperture dello sguardo sulle vallate circostanti. L’intenzione è stata quindi quella di valorizzarne la presenza utilizzandone le imperfezioni della geometria per farne un oggetto plastico dotato di un’identità iconica autonoma. Un teatrino all’aperto che, dichiarando al contesto naturale la propria artificialità conservasse i caratteri dell’effimero, quasi che questi potessero costituire un risarcimento della sua stessa costruzione in un luogo incontaminato. L’edificio si compone di un diaframma di legno che avvolge la struttura preesistente lungo tutto il perimetro frammentando la luce naturale, sfioccandosi in corrispondenza del lato posteriore per dar luogo all’ingresso. L’accesso al campo è invece segnato da un “frammento di costruito”, un muro lungo cui può scorrere, per mezzo di vistosi ingranaggi metallici, una pesante lastra d’acciaio.
The design concept of the Isernia Golf Club building starts from the idea of converting an existing wooden structure, built to cover the golf shooting stations, into a Clubhouse pavilion. The original structure of that shelter was slightly shaped and appeared as a result of a simple static diagram, which couldn’t match with the generous size of the golf course and the beautiful open-ended views towards the surrounding valleys. Therefore, the intention was to enhance the presence of the building converting imperfections of its shaped geometry into an iconic value. Looking like an open-air theater and declaring its artificiality to the natural environment, the building aims to have an ephemeral aspect, as a ‘compensation’ of its own presence in a uncontaminated site. The building is composed of a wooden screen enveloping the existing structure along the perimeter, fragmenting natural light and peeling off on the back side to form the main entrance. The access to the golf course is marked by a ‘fragment of construction’, a stone wall along which an heavy steel plate slides across big metal gears.