Premessa
La presente relazione prende in esame il restauro e risanamento conservativo dell’edificio A e la ristrutturazione edilizia del fabbricato B, i quali ad opere ultimati saranno sede di produzione di formaggio di fossa. Per meglio comprendere le lavorazioni da eseguire si suddivide la presente di intervento delle norme tecniche di attuazione del Comune di Sogliano al Rubicone.
Edificio A (Restauro e Risanamento Conservativo)
L’intervento che si vuole eseguire è di tipo conservativo, si era prefisso di restituire il fabbricato nella sua più possibile originalità, distinguendo e conservando i passaggi del tempo e le modifiche subite durante gli anni. Da un’attenta analisi si evince che l’edificio risulti essere costruito in due tempi; il nucleo di destra, rispetto la scala, è quello originale costituito da muratura in pietra arenaria locale, con ricorsi in laterizio, attualmente intonacata, probabilmente edificato intorno alla metà del diciottesimo secolo. La parte comprendente la scala, costruita probabilmente nel secolo passato, ha struttura in laterizio ed è anch’essa intonacata.
L’intervento pertanto vuole esaltare riportando la pietra del nucleo originale a faccia a vista, differenziando il nucleo più recente mediante finitura con intonaco a base di calce naturale di colore giallo calcareo sulla scala delle terre.
L’edifico si presentava in condizioni di completo abbandono con copertura e solai intermedi completamente fatiscenti, infissi quasi del tutto inesistenti e murature portanti con gravi lesioni. Si eseguirà pertanto la demolizione di tutte le divisioni interne, delle pavimentazioni, degli intonaci, del solaio intermedio e lo smontaggio della copertura.
L’intervento di restauro ha previsto al piano terra l’esecuzione di un solaio areato, mentre il solaio intermedio sarà ricostruito in legno con la stessa tipologia di quello esistente; stesso procedimento si eseguirà per la ricostruzione della copertura che sarà sempre in legno con orditura tradizionale e manto con coppi di recupero. Nelle murature portanti al piano terra saranno consolidate ed eliminate le lesioni esistenti, mentre per al piano primo verranno eseguite opere di consolidamento tramite l’ispessimento delle murature. Internamente si procederà poi alla suddivisione degli ambienti con murature in mattoni forati, massetto, intonaci a calce, pavimentazioni in resina al piano terra ed in cotto al piano primo. Le pareti al piano terra saranno completamente rivestite con piastrelle in monocottura per un altezza di 2.60 metri. Verranno inoltre realizzati gli impianti termico, elettrico, igienico-sanitario, secondo le vigenti normative.
Gli infissi saranno realizzati in legno di castagno ad anta unica mentre i portoni in rovere di tipo mercantile.
Le destinazioni d’uso prevedono al piano terra due ambienti, collegati tra loro, destinati alla produzione del formaggio di fossa, un deposito dei materiali, una zona d’ingresso destinata al carico e scarico ed infine un laboratorio unito tramite un collegamento sotterraneo, all’edificio B. Il piano primo, verrà collegato internamente mediante la realizzazione di una scala in c.a., ed ospiterà un ufficio commerciale e amministrativo, nonché di spogliatoi e servizi igienici per i dipendenti. E’ prevista inoltre la realizzazione di una camera con bagno.
Edificio B
ANALISI ARCHITETTONICA PER QUANTIFICAZIONE VOLUMETRICA
L’edificio seppur con parti crollate e fatiscenti, risulta da attenta analisi comprensibile nel suo impianto planimetrico e volumetrico, poiché le murature perimetrali riescono a definirne i contorni.
L’edificio si presenta con muratura in conci di pietra arenaria mista del luogo e ricorsi in mattoni. Le bucature pervenute sono originali poiché mantengono architravature in legno o mattoni, stipiti in mattoni evidenziando la tipicità architettonica dell’edificio rurale. Anche la copertura ed il suo sporto di gronda manifestano attraverso tipologia e materiali, l’originalità del manufatto. Probabilmente la parte di prima costruzione, fu quella a valle, poiché adibita a stalla nel piano terra e abitazione al piano superiore. Il volume laterale probabilmente fu costruito per servire, come vano scala, la parte a monte, con certezza adibita ad abitazione. Tuttavia le due parti risultano dalla qualità dei materiali impiegati, costruite quasi in successione, seppure la parte a monte risulti meno danneggiata.
Per quello che riguarda la parte a valle la volumetria la si può quantificare partendo dalla presenza di pianelle in laterizio facenti parte dello sporto di gronda. Considerando ragionevole che i tetti avessero la stessa pendenza, si può immediatamente “disegnare” la sagoma dell’edificio.
Il corpo scala laterale presenta sulle parzialmente crollate appoggi e parte di solaio che ne identificano la morfologia e la sua originaria funzione. Il progetto di recupero e ristrutturazione, sfrutta in maniera chiara la volumetria, ricalcando la tipologia volumetrica dell’edificio originale, distinguendo contemporaneamente le ricostruzioni attuali.
RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA CON RECUPERO TIPOLOGIA ESISTENTE
L’intervento su questo edificio, che si presenta crollato e fatiscente per quasi la sua interezza, ha come tentativo il recupero delle murature in pietra. Il progetto conserva quanto possibile le murature originali perimetrali, costruendovi al loro interno una nuova struttura in c.a..
Si era proceduto pertanto al recupero della vecchia struttura, tramite consolidamento ed opere di cuci-scuci, e successiva stilatura della muratura in conci di pietra e ricorsi con calce naturale.
In aderenza a questa muratura, si è costruita l’edificio con nuova struttura in acciao., mentre le nuove murature di tamponamento saranno in blocchi termici di laterizio finite ad intonaco in calce naturale sulla scala delle terre.
Tunnel di collegamento
Il tunnel di collegamento fra i due edifici sfrutta il dislivello del terreno per unire la parte produttiva collocata nell’edificio A con le celle frigorifere poste nell’edificio B, così da ottemperare alle normative igienico-sanitarie.