Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Centre
Progetto per realizzazione di un edificio destinato ad albergo presso l’Aeroporto Internazionale di Malpensa
- You will find the English text at the bottom
- see also: "The making of Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel":http://europaconcorsi.com/projects/156766
Progettazione architettonica dell’edificio, dalla fase preliminare (progetto vincitore del concorso indetto dalla SEA), permesso di costruire, progettazione esecutiva e costruttiva dei sistemi di rivestimento esterni e supervisione in cantiere. Spazi interni d’ingresso e aree della lobby.
Inizio del cantiere 2007 – Conclusione ottobre 2010.
Lo studio è stato incaricato della progettazione degli esterni di questo grande albergo nell’Aeroporto Internazionale di Malpensa in seguito alla proposta vincitrice del concorso indetto dalla SEA. A dispetto della sua dimensione (420m di lunghezza, 64 m profondità e 21 m di altezza) l’edificio è stato concepito fin dalle fasi iniziali come un grande oggetto di design. L’albergo offre 436 stanze, un centro conferenze e un centro spa accessibili direttamente dall’aeroporto attraverso un tunnel di collegamento con il Terminal 1. L’edificio insiste su un’area di m 415,82 x 59,52 pari a mq 24750 già edificata, occupata dall’autorimessa multipiano antistante l’aerostazione. Per questo motivo, rispetto alla quota stradale (-3,36 m), l’albergo ha il suo primo livello a quota +6,25. L’edificio si distacca dal parcheggio esistente di circa 3 m; tale distacco dà la possibilità di trattare il blocco dell’autorimessa, opportunamente schermato, come un grande stilobate sul quale, però, non grava il peso del nuovo volume. A tal fine l’autorimessa verrà rivestita sulla faccia verticale, da un grigliato a doghe inclinato (si evita così la vista delle macchine ma si garantisce comunque la profondità tipica del sistema a persiane, oltre al passaggio dell’aria)(in fase di realizzazione). L’edificio è generato da un’unica membrana (pelle – corteccia) che, pur garantendo una forte componente unitaria, permette di differenziare i prospetti, soprattutto quelli principali Est e Ovest.
Pelle
La nostra ricerca è stata dedicata a sviluppare una superficie avvolgente senza soluzione di continuità da piegare intorno ai volumi funzionali dell’edificio. Dopo aver investigato e studiato un notevole numero di alternative come superfici in zinco-titanio, Corian e materiali simili, membrane a base di poliuretano a spruzzo a tenuta d’umidità, resine di finitura a base di calcestruzzo a prova d’acqua, la scelta è ricaduta sull’impiego di pannelli pultrusi di fibra di vetro. La pultrusione è un processo industriale che combina l’estrusione e la trazione della fibra di vetro attraverso uno stampo e rende possibili pannelli di larghezza fino a 1400mm e di lunghezza quasi infinita. Per questo progetto avevamo la necessità di lunghezze fino a 25 metri. Oltre alle notevole lunghezza dei pannelli, questo materiale ha una serie di proprietà idonee per la costruzione: la leggerezza, l’elasticità, la stabilità a temperature estreme (-20°C fino a +50°C), la resistenza al fuoco e all’acqua. La riduzione dei costi e la rapidità di montaggio, insieme alle qualità tecniche e di finitura del materiale, hanno permesso il raggiungimento dei risultati desiderati per questo progetto. Trattandosi di un materiale impiegato frequentemente nell’industria del Product Design, è stato accumulato nel tempo un bagaglio notevole di esperienze nell’esecuzione di lavori di dettaglio con tolleranze molto ridotte, permettendoci di poter elaborare accuratamente il disegno della membrana. I pannelli in vetroresina che compongono la pelle esterna sono agganciati ad una sottostruttura in elementi pultrusi e carpenteria metallica, racchiudendo ciascuna ala dell’albergo all’interno di una superficie continua. La stessa copertura ingloberà, avviluppandoli, anche gli impianti tecnici che segneranno la superficie della membrana. Il trattamento della superficie di copertura sarà dunque più simile a quello di una facciata, piuttosto che quello di un tetto destinato ad elementi tecnico-funzionali. La lunghezza dell’edificio comprende sette campate articolate da cortili con le camere organizzate attorno ad essi e la facciata che ripiega ad est verso il terminal dell’aeroporto.
Blocco Camere degli Ospiti
La disposizione delle camere degli ospiti è organizzata attorno ai cortili generando in pianta un diagramma a codice a barre (o pettine), impedendo l’introspezione diretta dal terminal. Il fronte ovest rimane aperto con due vasche a filo d’acqua posizionate alle estremità ad enfatizzare l’orizzontalità del volume dell’edificio. La superficie quasi piana della copertura presenta più tagli che generano terrazzi, lucernari oppure corti interne, mentre gli impianti “respirano” attraverso bocche d’aerazione curve intagliate sulla parte superiore della membrana.
Facciata
Lungo il prospetto orientato ad Ovest i blocchi delle camere degli ospiti generano un ritmo alternato di pieni e vuoti. Questi volumi pieni a loro volta sono articolati nelle superfici di facciata da spesse tende in PVC che donano profondità e dinamicità a tutta la lunghezza dell’alzato. Sebbene considerate elementi d’architettura d’interni, le tende sono state pensate sin dalle prime fasi progettuali come elementi integranti della facciata; osservate attraverso il vetro extra chiaro interrompono la regolarità del disegno dei profili verticali e correnti orizzontali del sistema di facciata. L’involucro piegato si alterna con la trasparenza dei volumi avvolti, con l’illuminazione esterna rispecchiata dalle tende riflettenti, generando un edificio dall’aspetto in continua evoluzione.
Strutture tensili
Posizionate fra i blocchi delle camere, le scale a servizio delle uscite d’emergenza verranno rivestite da una struttura tessile estesa sul corpo scala e fra i volumi delle camere. Questo aspetto essenziale del disegno del prospetto ad ovest, che verrà completato nei prossimi mesi, genererà una tensione complessiva estesa a tutta la composizione e che potrà essere apprezzata anche dal terminal dell’aeroporto, attraverso i corridoi trasparenti che collegano i blocchi delle camere.
Percezione dinamica
Il movimento delle persone mentre arrivano o lasciano l’aeroporto, la tensione generata dai pieni e dai vuoti, le linee curve e rette, la vibrazione del riflesso della luce proveniente dall’edificio producono una molteplicità di scorci prospettici e donano dinamismo all’oggetto architettonico, in un insieme organico di elementi elaborati durante la fase progettuale.
Edificio come oggetto di Design
In questa logica si è voluto dare un identità all’edificio; infatti l’osservatore nel percorrere la rampa Sud di accesso all’aerostazione avrà una visione del manufatto fortemente prospettica, sia per effetto dei piani paralleli (base e copertura dell’albergo), sia perché i volumi sono stati calibrati in una progressione di “pesi” tale da smaterializzarli verso Nord, senza ovviamente sbilanciare l’intero edificio. Ad unire i blocchi tra loro, oltre alla base e al tetto, sono le scale di emergenza che qui assumono un ruolo di vero e proprio legante organico dalla forma plastica, simile maggiormente ad un oggetto di design che ad un componente edile, anche grazie alla retrostante doppia superficie vetrata che racchiude gli attraversamenti longitudinali e che garantisce la trasparenza dei percorsi.
Interni
Durante le fasi centrali dell’iter progettuale, Starwood (Sheraton) ha richiesto al nostro studio la progettazione delle aree di ingresso dell’albergo e le lobby dei vari livelli. Gli interni di tutte le altre aree (camere degli ospiti, centro conferenze e ristoranti) sono stati disegnati da Saporiti Design Hotel.
Lobby del piano terra (-3,36m)
La copertura intrecciata unifica lo spazio con una trama calibrata ed accompagna il visitatore attraverso l’area sofa e lo Sheraton Link fino a giungere al banco accettazione e quindi ai percorsi di collegamento con i livelli superiori dell’albergo. Una serie di superfici traslucide in PVC e i canneti retrostanti rappresentano gli sfondi luminosi di questo spazio articolato. La finitura veneziana nera delle pavimentazioni, lucidata a specchio, concorre a donare all’ambiente un’immagine di continuità; il dinamismo è accentuato dai riflessi in continuo movimento e dalla tensione con cui la superficie si innalza a racchiudere e definire il banco accettazione.
Lobby del livello principale (+6,25m)
La lobby del livello principale si configura come uno spazio a tutt’altezza che collega i tre livelli camere dell’albergo, oltre a rappresentare il foyer delle sale conferenze. L’elemento organico che racchiude le scale mobili principali definisce con la sua posizione baricentrica l’organizzazione dello spazio e conduce i visitatori dal livello inferiore fino al banco accettazione delle sale conferenze. Gli elementi verticali provenienti dalla copertura dei livelli superiori esaltano l’immagine di continuità verticale tra gli spazi, mentre la grande parete vetrata sul lato opposto permette alla zona sofa di affacciare direttamente sull’orizzonte.Grandi moquette realizzate su disegno nei toni del violetto e dell’arancio accolgono gli elementi d’arredo ed i sofa, completando l’insieme cromatico delle pareti dorate delle sale conferenze.
Club Lounge (+14,25m)
Al livello più elevato dell’hotel, una serie di anelli in legno racchiudono e definiscono lo spazio del Club Lounge, con una spettacolare vista del Monte Rosa attraverso la parete vetrata. I toni caldi del legno e delle superfici dorate, degli elementi d’arredo nei toni viola e violetto contrastano con le superfici bianche e riflettenti delle strutture esterne visibili oltre le vetrate.
We were commissioned to design the exteriors of this large hotel in front of Malpensa International Airport as a result of our competition winning entry for the overall design of the building. Despite its size (420m long, 64m wide, 21m high) the building was conceived as a design object. Partly because Milan is Italy’s design capital, and partly because we were interested in investigating the technical and architectural properties of a skin or membrane to be perceived dynamically as façade not only on its four sides but also the roof- visible from the access road to the airport complex.
The hotel itself is set on an existing base consisting of a huge car park over the railway that passes underground. The hotel has 436 rooms, a conference centre, a spa accessible directly from the airport via an existing connecting bridge over the surrounding ring road.
Membrane
We were looking for a seamless shell to fold around the functional volumes of the buildings. After researching and detailing a number of alternatives- titanium zinc sheeting, Corian and similar solid surfacing, sprayed polyurethane damp-proof membranes, and waterproof concrete-resin based finishes- we finally opted for pultruded fibreglass panels. Pultrusion is a manufacturing process combining extrusion and pulling fibreglass through a die that can provide panels up to 1400mm wide and almost infinite lengths- we needed lengths of up to 25 meters. Aside from the lengths of the panels, the material has a series of qualities highly suitable for building: it is light weight, elastic, very stable in extreme temperatures (-20°C to +50°C), fireproof and waterproof. Reduced costs and construction times coupled with the inherent qualities and finish of the material have proved to be decisive in achieving the desired result in this project. This material is more often used for industrial products and so an enormous experience of precision detailing to tight tolerances has been accumulated over the years which came in very useful in the detail design of the membrane.
The shell is curved around a subframe of pultruded structural profiles and steel arches, wrapping the entire length of each bay, or module of the hotel in a smooth, continuous skin. The length of the hotel comprises seven bays separated by courtyards, with the curved façades facing the airport, and the rooms looking out on the courtyards. The almost flat roof, is treated as a façade to be seen from the airport, with openings onto terraces, light-wells or interior courts. The plant extracts and ventilation “breath” through vents twisted out of the roof membrane.
Guest Room Blocks
The layout of the rooms are organised around these courtyards which give a bar-code form to the plan and avoid a direct view from the airport into guest rooms. The western face of the hotel is left open to emphasis the horizontality of the volume with shallow water pools set into the lower level at the ends.
Grille
The car park is to be clad with a grille open for natural ventilation but opaque from the outside, to create a visually solid base the entire length of the building.
Façade
On the open (west) side these blocks of rooms articulate the façade in an irregular sequence of solid and void. The solids in turn are articulated by a series of thick sculptural PVC blackout curtains which give both depth and dynamic to the overall elevation. The folded shell alternates with the glass transparency of the enclosed volumes in which the reflective curtains mirror the external lighting conditions to produce a building that is constantly changing aspect. Though normally considered an item of interior design, the black-out curtains were seen as an integral part of the façade from an early stage. The regularity on the mullion and transom grid is syncopated by the irregularity of the curtains seen through the extra-clear glass.
Dynamic
The movement of people as they arrive and leave the airport, the tension created between solid and void, curved and straight line, the play of light reflected off and through the building , provide a variation of views and give a dynamic to the architecture that were looking for.
Escalator connection between ground and main floor lobbies
The escalator block was also considered as an element of the architectural volume rather than an aspect of interior design. The central portion of the whole building needed a visual and volumetric connection between the ground floor entrances, from/to the railway and the main car park to the west, and the main entry lobby from the airport 9,61m above. This is achieved by taking the lower edge (at +6,25m) of the shell enveloping the whole building and pulling a section of it down to the ground (at -3,30m) at though it were elastic. The volume created contains the escalator block. From the inside the escalators catapult the visitor to the first main level of the hotel opening into a full height void topped by large light-well. From the outside the volume strongly signals the western entrance to the building with connections to the railway below, the airport behind -on axis, and the hotel above.
Tensile Structures
Between each block of rooms the emergency staircases, also seen from the airport side through the transparent corridor links, will be clad in a tensile structure (to be built in the coming months). Stretching over the staircase and between the blocks, this essential component completing the design of the western façade with its sculptural organic form, bonds the parts together and gives a tension to the overall composition.
Building as large scale Product Design
The perception of the building, often seen as a whole despite its length, held together in a seamless shell reinforces the idea of it as a piece of product design on an urban scale.
Interiors
About half-way through the design of the building exteriors we were asked by Starwood (Sheraton) to design the main entrance spaces of the hotel. All other interiors (guest rooms, conference centre, restaurants) were designed by Saporiti Design Hotel.
Ground Floor Lobby (-3,36m)
The ground floor lobby main space is defined by a giant trellis false ceiling. A back-drop of bamboo canes behind a translucent film on both sides provide back-lighting to the Sheraton Link and sitting areas. The dark reflective floor in venetian terrazzo reflecting the ceiling and light walls is plied over the wood volume of the reception desk. Another example of surfaces, be they interior or exterior, folded to define a space.
First Floor Lobby (+6,25m)
The space connects all three levels of the hotel via the escalator block down to the ground floor entrance and the false ceiling originating at the top floor level and serves as the conference centre reception.
Club Lounge (+14,25m)
The Club Lounge is situated on the upper level of the hotel with a spectacular view of Monte Rosa. The warm tones of wood and gold, purple and violet of the furnishing contrast of white and reflective surfaces of the exterior structure.