Mostra Giorgio Cocchi
L’allestimento è una mostra retrospettiva dedicata A Giorgio Cocchi (1933-2001), scultore bolognese.
Sculture in bronzo e ferro, poesie, disegni, acquarelli, terracotte, sono disposti senza distinzione di genere in ordine cronologico inverso.
La chiesa scelta ad ospitare la mostra ospita 15 sculture di piccola dimensione, 5 di grande dimensione e 6 teche raggruppate nella navata principale della sala.
Il pavimento è rivestito con pannelli da casseratura per cemento armato di dimensioni 200 x 50 cm ospitanti impianto elettrico e segnaletica (informazioni e tracce di percorsi tematici alternativi).
Il nuovo pavimento risolve l’accessibilità superando i diversi livelli tra aula, altare e navate laterali.
Le opere sono poste a diverse altezze lungo un percorso libero il cui disegno è determinato dalla loro area di pertinenza, dalle caratteristiche e dal rapporto delle sculture stesse tra loro.
L’effetto prospettico ottenuto è quello classico delle antiche gallerie di sculture, capace di modificare dinamicamente la percezione dei gruppi scultorei nello spazio al variare della posizione dello spettatore.
Le arcate laterali sono occupate da grandi lampade costituite da teli bianchi ignifughi, che fungono da diffusori retroilluminati, applicati alle stesse strutture spaziali dei piedistalli.
Una sala oscurata è dedicata alla proiezione delle opere fotografate non esponibili.
Con queste parole Franco Basile, curatore del catalogo, ricorda lo scultore:
”Uomo schivo e dalla particolare sensibilità, Cocchi amava misurarsi con la natura aggiungendo al dato reale un tocco di immaginazione. Forse era la stessa natura ad indurlo a segrete esplorazioni nel fantastico, quella pianura costantemente aperta agli sguardi, quelle distese che ai suoi occhi dovevano apparire territori destinati a confondersi con un orizzonte prossimo a sfumare al di là di un argine.”