Progetto scenografico per la Cavalleria Rusticana al Teatro Stabile di Catania
tra verismo e trasposizione del degrado
Scenografia dello spettacolo la “Cavalleria Rusticana”, capolavoro verista di Giovanni Verga riletto in chiave moderna dal regista Giampiero Borgia, che inaugurerà la stagione di prosa 2010/2011 del Teatro Stabile di Catania.
Gli architetti Massimo Alvisi e Arabella Rocca, lavorando sul concetto espresso dallo stesso spettacolo, realizzano una scenografia esplicita e cruda che ricostruisce, in un clima di violenza annunciata, la "scena del crimine" alla maniera dei processi mediatici odierni, colpevoli proprio di trasporre fatti realmente accaduti in fiction.
Su grandi pannelli di pvc microforato, è stato stampato il reportage fotografico in bianco e nero realizzato a Librino, quartiere malfamato e tormentato di Catania. Le immagini, riproducendo il degrado sociale attuale fatto di palazzoni di cemento e filo spinato, traspongono ai giorni nostri l’ambientazione originaria dell’opera: la piazza dove avviene tutto il dramma della gelosia che finisce poi in tragedia. Gli unici elementi volutamente a colori sono l’insegna dei Carabinieri che si occupano di indagare la scena del crimine e l’immagine di una pianta di fico d’india che rappresenta la “roba”, presente in molte delle novelle del Verga, che si riferisce alla ricchezza e ai beni materiali: dai prodotti locali venduti nella bettola della gnà Nunzia, ai gioielli della gnà Lola.