Ecomostro addomesticato
Progetto per La Biennale di Venezia XI Mostra Internazionale di Architettura - Padiglione italiano
La proposta riguarda il riutilizzo di uno scheletro edilizio, una di quelle strutture mai completate e abbandonate che la stampa ama chiamare “ecomostri” e che normalmente vengono abbattute con la dinamite. E’ la struttura incompiuta e mai utilizzata di una stazione ferroviaria progettata da Aldo Rossi e Gianni Braghieri in ampliamento dello scalo di San Cristoforo a Milano, posta lungo il Naviglio Grande quasi al confine con il comune di Corsico, abbandonata da oltre vent'anni. Il tentativo è quello di utilizzare questo grande scarto edilizio in ogni sua singola parte, evitando ogni demolizione, approfittando della sua posizione quasi bucolica lungo il Naviglio e sufficientemente distanziata dalla linea ferroviaria, usandolo come palinsesto per un aggregato di abitazioni di varia natura - dal canone sociale alla residenza in vendita libera - all'interno del quale trovano posto anche laboratori, un piccolo asilo, un bar-trattoria, un ostello, un piccolo teatro, un posto di vendita, affitto e riparazione di biciclette. Partendo dal reimpiego di uno scarto a grande scala - la struttura stessa - anche la strategia costruttiva ipotizzata ruota attorno alle possibilità di riutilizzo di materiali di scarto, sia provenienti dalla filiera edilizia che esterni ad essa, nella prospettiva di un utilizzo sobrio delle risorse costruttive ed energetiche, catalizzando all’interno di questo cantiere-laboratorio le energie già presenti attorno a questi temi -università, scuole-cantiere, associazioni di imprese, centri di formazione, associazioni di abitanti. La forma nella quale il progetto viene presentato risente di questa dinamica processuale e incrementale, e rappresenta solo una delle molte possibili configurazioni in un dato momento di questo processo. Il progetto è condotto con atteggiamento iperrealista, rispettando scrupolosamente le normative vigenti, con la sola eccezione di quelle riguardanti la dotazione di posti auto privati: al loro posto sono previsti spazi per le biciclette.