Nuova sede per uffici della società 3M di 10.300 metri quadrati a Pioltello, vicino a Milano. L'edificio, il primo in realizzazione, fa parte del masterplan dell’area completato da MC A nel 2005. Si tratta di una struttura lineare,terrazzata, lunga 105 metri per 21 di larghezza, di altezza variabile tra i due e i cinque piani. La forma e l'orientamento ottimali consentono un efficace controllo ambientale: le facciate nord, est e ovest sono progettate con vetri e particolari sistemi di ombreggiatura. Il fronte sud è stato disegnato con una serie di terrazze che offrono spazi ombreggiati. Le terrazze agiscono inoltre come tampone ambientale proteggendo dagli sbalzi climatici estremi in estate e inverno.
L'analisi ambientale del contesto ha portato alla scelta di soluzioni attive per il tetto e le facciate. Vi sono integrati pannelli fotovoltaici che, oltre a produrre energia, conferiscono un aspetto tecnologico alla costruzione.
Strategie bioclimatiche
Il contenimento del fabbisogno energetico di gestione, con la conseguente mitigazione dell’impatto ambientale da effetto serra antropico, diretto e indiretto, (in risposta alle attuale emergenza energetica e ambientale) è ormai diventato il principale e ineludibile fattore che deve guidare la progettazione, senza naturalmente sacrificare il benessere (termoigrometrico, illuminotecnico, acustico e visivo) degli occupanti.
Nell’impostazione e nello sviluppo del progetto integrato della nuova sede 3M a Pioltello, Milano, questo principio è stato seguito con l’implementazione di elementi e soluzioni innovative che caratterizzano i più moderni modelli prestazionali di riferimento per edifici a ridotto impatto ambientale.
In questa prospettiva la ricerca scientifica e tecnologica da una parte e la sperimentazione in campo dall’altra, hanno prodotto diverse soluzioni che possono costituire validi riferimenti. Si va ormai consolidando il concetto di “sistema edificio-impianto”, rispetto a una visione tradizionale dell’edificio concepito per sé stesso, al quale viene sovrapposto un impianto di climatizzazione in grado di controllare il microclima, anche rimediando talvolta a scelte morfologiche e tecnologiche negative. In generale dal punto di vista delle soluzioni impiantistiche e delle prestazioni dell’involucro, il progetto si propone come soluzione efficiente sia per quanto riguarda il contenimento delle dispersioni termiche (in regime invernale) e delle rientrate di calore (in regime estivo), sia per le tipologie d’impianto utilizzate, caratterizzate da elevati rendimenti e dal possibile ricorso a fonti rinnovabili (fotovoltaico integrato in copertura).
Il raggiungimento di tale obiettivo è frutto di una progettazione integrata del sistema “edificio- impianto” che vede un accurato studio dell’involucro edilizio, legato in particolare alla calibrazione delle parti opache e trasparenti e della schermatura. Le strategie adottate rendono l’edificio una MACCHINA BIOCLIMATICA per la quale ci si pone l’obiettivo di un consumo annuo, sia di riscaldamento sia di condizionamento, ridotto rispetto a un edificio “tradizionale” di pari caratteristiche architettoniche (l’edificio sarà certificabile in CLASSE A secondo la normativa CENED). Questo grazie all’integrazione tra le componenti passiva e attiva delle strategie bioclimatiche e degli impianti.