Il progetto per la nuova galleria d'arte contemporanea Massimo De Carlo si inserisce in un vecchio capannone industriale in cui, sfruttando altezza e dimensioni, vengono creati quattro spazi espositivi su diversi livelli, un grande magazzino per le opere a piano interrato ed uno spazio destinato agli uffici, in un volume vetrato che si inserisce nel corpo di fabbrica originario.
Gli spazi sono divisi secondo una logica funzionale e le sale sono concepite in modo da poter accogliere diverse mostre contemporaneamente: ogni sala, diversa dall'altra per dimenisone, illuminazione e finiture può così adattarsi alle molteplici esigenze richieste dalle mostre in corso. Il progetto d’illuminazione prevede apparecchi industriali e nudi corpi lampada che si inseriscono nella struttura del tetto o dei soffitti, al fine di creare ambienti non caratterizzati da elementi disegnati. I materiali scelti rendono i luoghi della galleria neutri ed essenziali per le esposizioni: multistrato fenolico per scale, parapetti, soppalchi e arredi, cemento industriale e pavimento per tutti gli spazi espositivi, pannelli di alveolare di alluminio in vetroresina per divisori, porte e librerie degli uffici.
All’ingresso un enorme scaffale con numerose opere imballate accoglie il visitatore ribaltando il concetto di magazzino e portando in primo piano ciò che di solito viene nascosto.