Nuovo Parco Urbano di Pistoia
Sviluppato all’interno di un’area pressoché pianeggiante, interclusa tra viabilità di rilevanza nazionale (Autostrada A11), il raccordo autostradale e il torrente Ombrone, il progetto per il nuovo Parco Urbano di Pistoia si fonda sull'integrazione e giustapposizione di 5 aree tematiche:
1) Parco Naturale e Ricreativo.
Spina portante dell’intero sistema, con andamento SO-NE, il nuovo Parco Naturale e’ formato da una successione di patch in leggero rilievo collegate da un percorso in quota punteggiato, oltre che da aree di sosta e attrezzature, da alberature esemplari di grande pregio paesaggistico donate dai vivai pistoiesi e da sculture in legno e acciaio corten illuminate di notte grazie all’energia solare prodotta dalle barriere fotovoltaiche, a costituire un landmark che in qualche modo misura visivamente la quantità di energia raccolta durante il giorno, con livello di luminosità proporzionale alla radiazione solare del giorno stesso.
Il percorso in quota offre visuali panoramiche sull’intera area parco nonché sulla città di Pistoia, le colline del Montalbano e la quinta appenninica in lontananza.
La skyline costituita dall’alternarsi di alberi esemplari e sculture luminose rende il nuovo parco visibile e riconoscibile a livello urbano e metropolitano e rappresenta, attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili, l’impegno della città di Pistoia per un futuro sostenibile.
2) Insediamento e Centro di Documentazione Culture Nomadi.
La proposta prevede la realizzazione di un insediamento ecologico completamente integrato nel paesaggio e dotato di un piccolo centro di documentazione dedicato allo studio delle culture nomadi nell’ottica di un progetto di integrazione basato sul rispetto e sul mantenimento delle identità’.
L’insediamento e’ costituito da una serie di unita’ abitative a pianta circolare liberamente articolate all’interno dell’area secondo il principio della auto-organizzazione. Ciascuna unita’ e’ a sua volta composta da 8 alloggi (mq 75-90) prefabbricati in legno e completamente integrati nel paesaggio attraverso l’uso di coperture giardino puntuate da lucernari circolari e pareti verdi rampicanti. Ciascun alloggio e’ dotato di un giardino e comunica direttamente con l’esterno. Le più avanzate tecniche costruttive rendono ciascun alloggio un modello di architettura bioclimatica a emissioni zero, energeticamente autosufficiente grazie al contributo delle batterie fotovoltaiche dislocate lungo l’intera area del parco.
3) Parco Didattico Energia e Ambiente.
In posizione baricentrica,antistante il futuro Nuovo Ospedale, un’ area caratterizzata dalla presenza di ampi specchi d’acqua e’ dedicata al tema delle energie rinnovabili e alla didattica di tematiche ambientali quali cambiamenti climatici, recupero risorse, il problema energetico, la desertificazione dei suoli e l'impoverimento delle falde acquifere.
Il tema dell’acqua e delle emergenze ambientali ad esso connesse e’ rappresentato da 2 grandi water gardens con flora e fauna acquatica e igrofila collegati da zolle in parte ispirate al fenomeno delle mud-cracks e attraversate da percorsi espositivi, con aree dimostrative sulla produzione di energia elettrica e termica da fonte rinnovabile come modello alternativo ai combustibili fossili.
4) Nuovo Ospedale di Pistoia.
L'ospedale, integrato nel macrosistema parco, gode di ampie viste su rilassanti specchi d’acqua per le degenze e i visitatori, ha uno sfogo diretto al parco a 360°, collegamento carrabile con i 2 ingressi da via N. Sauro e via di Ciliegiole e barriere antirumore lungo il raccordo autostradale.
I rilievi del parco ricreativo contribuiscono alla schermatura antirumore e visiva a sud con l’autostrada, mentre a nord, barriere integrate antirumore/fotovoltaiche combinano l’efficacia acustica con una conformazione geometrica che permette una ottimale resa elettrica dei moduli fotovoltaici, con un’attenzione particolare all’inserimento paesaggistico della struttura stessa.
5) Centro Sperimentale per il Vivaismo.
Pur ritenendo il Ce.Spe.Vi. già allo stato attuale una struttura importante e funzionale per la ricerca vivaistica si ipotizza un ulteriore stadio di sviluppo dell’intero complesso in conseguenza dei cambiamenti intervenuti in tutto il parco. La configurazione finale assume forme diverse sia per i terreni oggetto di sperimentazioni vivaistiche sia per le strutture e gli edifici.
I primi sono riconsiderati in ragione di un patchwork di aiuole irregolari attraversate da viali di collegamento a rappresentare delle “zolle di terreno”, patch caratterizzate da colori e forme differenti, a seconda delle specie presenti, o delle tipologie di cenosi vegetali ricreate.
Per edifici e strutture tecniche e’ previsto l’ampliamento mediante la creazione di una serra in etfe di altezza pari a 3,5M fuori terra e con un piano interrato a quota -4,5M e con ampie aree a tutta altezza per un totale di 8M, destinata allo studio ed esposizione di piante tipiche di diverse zone climatiche nel mondo. Rampe e passerelle pedonali ne attraversano lo spazio consentendo ai visitatori di camminare sospesi tra le chiome degli alberi sottostanti, per una nuova esperienza conoscitiva.
Di fronte alla serra, uno specchio di acqua riflettente accompagna una promenade del vivaismo visibile dall’autostrada, illuminata dall’interno nelle ore notturne a testimoniare la vocazione e l’eccellenza pistoiese nel mondo per l'arte florovivaistica.