Padiglione Luceplan - Francoforte 2008
Uno spazio fatto di luci e ombre , le ombre di un giardino sotto a un pergolato e le ombre tratteggiate di un disegno o di un ‘incisione . Costruito da segni bidimensionali lo spazio è fatto di esperienze di luce di immaterialità dei segni ed è riconoscibile come luogo solo perché recinta, include persone e oggetti. I piani si sovrappongono sfuocandosi i volumi dai bordi sfrangiati dicono ero un volume o sto diventando un volume , il gioco dello spazio che si rende percepibile nel suo divenire. L’esperienza dell’osservatore è centrale ,deve ricostruire , concludere ridefinire con i propri codici uno spazio che non è ancora ; le superfici, le linee e la luce sono invitate a diventare corpo solido ma stanno ancora concludendo il loro processo genetico.E’ come guardare un disegnatore in azione e immaginare che linea sta per fare.